Il presidente argentino, Javier Milei, ha visitato la Borsa di New York in occasione della sua partecipazione all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La New York Stock Exchange (NYSE) ha deciso di invitarlo per il vertice dell’organizzazione internazionale che si tiene a poche strade di distanza dalla sede di Wall Street. Prima di salire sul balcone per dare il via agli affari della giornata, Milei ha tenuto un discorso davanti agli investitori e agli ospiti. Pochi minuti dopo, alle 9:30 di New York, ha effettuato il tradizionale suono della campanella di apertura della sessione di borsa.
Durante il suo discorso, il presidente sudamericano ha descritto l’eredità ricevuta dal governo precedente: una Banca Centrale in rovina, il rischio di iperinflazione, deficit gemelli, pesanti scadenze del debito in arrivo e l’accordo con il FMI naufragato. In questo contesto, ha spiegato le riforme del suo governo ed ha sottolineato l’importanza della disciplina fiscale come suo principale punto di forza.
Inoltre, ha celebrato i buoni risultati ottenuti nella lotta contro l’inflazione in Argentina, che è diminuita dal 25% mensile a dicembre 2023 al 4,2% mensile ad agosto. Come principale strumento per raggiungere questo obiettivo, ha menzionato il taglio dell’emissione monetaria.
Successivamente, ha spiegato le condizioni necessarie per porre fine al “ceppo” cambiario. Questo impone restrizioni all’acquisto di dollari con un tetto mensile molto basso, 200 dollari USA. Poiché l’Argentina non ha sufficienti riserve di dollari nella sua Banca Centrale, non può eliminare queste restrizioni. Storicamente, a causa delle numerose crisi economiche, gli argentini risparmiano in dollari e non nella valuta locale. Inoltre, le transazioni per l’acquisto di immobili e veicoli si effettuano anch’esse in valuta statunitense. Questa restrizione limita i nuovi investimenti stranieri.
Nel suo discorso, Javier Milei ha affermato che per eliminare il “ceppo” è necessaria un’inflazione pari a zero all’interno del programma macroeconomico.
“Elimineremo il ceppo quando non ci sarà più alcun rischio di destabilizzazione, quando l’eccesso di pesos nell’economia sarà completamente scomparso. L’eliminazione del ceppo permetterà al paese di accelerare l’accumulo di capitale, il che porterà ad una crescita economica, più occupazione e salari migliori”, ha concluso nel suo discorso.
Il presidente argentino ha colto l’occasione, nel suo viaggio negli Stati Uniti, per incontrarsi con l’imprenditore Elon Musk, per la terza volta nell’anno. I temi centrali della conversazione hanno riguardato l’attuazione di una nuova legge sugli investimenti nel paese e le politiche di stabilizzazione dell’inflazione. Sono state inoltre discusse le ultime misure monetarie adottate dal Ministero dell’Economia e dalla Banca Centrale dell’Argentina.
L’alta popolarità e il grande carisma di Javier Milei gli permettono di cercare di rimettere il paese sudamericano in una posizione più attraente per nuovi investimenti stranieri. L’Argentina è ancora un paese poco sviluppato rispetto all’enorme quantità di territorio e risorse di cui dispone.
Ovviamente questo si deve essenzialmente a decenni di politiche distorte, promesse mai mantenute, enorme spesa pubblica nelle cui pieghe si nascondeva la corruzione, in una parola di malgoverno. Per recuperare la fiducia serviranno disciplina fiscale e ancora molto lavoro.