Karma: bracconiere attaccato da elefante e sbranato dai leoni

Ogni tanto, purtroppo non tanto spesso, ti capita di leggere notizie che ti riconciliano con il mondo. Quelle notizie che ti fanno dire “allora Dio c’è”, e che ti fanno spesso trascorrere il resto della giornata con un sorriso ebete stampato sulla faccia tanto che chi ti incontra non può fare a meno di chiedere cosa sia accaduto. Ebbene, è accaduto che…

Giunge notizia che un bracconiere di rinoceronti sia stato attaccato da un elefante e poi divorato da un branco di leoni durante un incidente nel parco nazionale Kruger in Sudafrica. Il brigadiere della polizia locale, Leonard Hlathi ha riferito che le forze dell’ordine avevano ricevuto notizie su quanto accaduto da un gruppo di uomini che candidamente avevano confessato di essere penetrati nel parco appunto a caccia dei rinoceronti, quando uno di loro si è allontanato dal gruppo per seguire una pista, ed è stato affrontato dall’elefante. Secondo i complici del bracconiere morto, il gruppo avrebbe provveduto a trasportare il cadavere sulla strada, per poi recuperarlo dopo la battuta di caccia. Si erano così allontanati ma, al loro ritorno, il corpo era scomparso.

A quel punto, il brigadiere Hlathi avrebbe provveduto affinché i guardiaparco avvertissero la famiglia del morto e contattassero anche le autorità. Così si è potuta formare una squadra che ha cominciato a battere la zona alla ricerca del corpo sparito. Le ricerche poi sono state estese anche ad un piccolo aereo che ha preso a sorvolare quella porzione di parco, ma ben presto si sono interrotte per il sopraggiungere della notte.

Solo il 4 aprile è stato possibile rinvenire alcuni resti del corpo del bracconiere, individuati in una sezione del parco chiamata Crocodile Bridge.

Da una prima attenta ricognizione dei ranger esperti, le indicazioni rivenute suggerivano che un branco di leoni avesse divorato i resti dell’uomo, lasciando solo un teschio umano e un paio di pantaloni. Così almeno ha riferito Isaac Phaahla, direttore generale delle comunicazioni per il parco Kruger.

In seguito a quanto riscontrato, la polizia ha diffuso una nota in cui rivela che tre uomini, di età compresa tra i 26 ei 35 anni, sono stati arrestati nelle circoscrizioni KaMhlushwa e Komatipoort con la grave accusa di bracconaggio di specie protetta. L’amministratore delegato del parco ha anche parlato della vittima umana: “Entrare illegalmente nel parco nazionale Kruger a piedi non è saggio, ci sono molti pericoli e questo incidente ne è la prova. È molto triste vedere le figlie del defunto che piangono la perdita del padre e, peggio ancora, che sono solo in grado di recuperare pochissimi dei suoi resti “.

A questo punto, forse, l’introduzione del nostro articolo vi potrà apparire cinica e cattiva, ma vuole richiamare l’attenzione sulla gravissima piaga del bracconaggio. Il Sudafrica, che ospita quasi l’80% dei rinoceronti del mondo, è stato duramente colpito da questo problema. E’ intollerabile che anche a prezzo della vita, ci siano uomini che uccidono esemplari di un animale in via di estinzione solo per potersi procurare i corni che, secondo immotivate credenze, ridotti in polvere avrebbero un grandissimo potere di curare la disfunzione erettile e l’impotenza maschile, cosa che oggi farmaci diffusissimi fanno benissimo senza dover ammazzare nessuno.

Perciò, non ritrattiamo quanto abbiamo scritto. Più di 1000 rinoceronti sono stati uccisi in Sudafrica negli ultimi 5 anni. Ora il numero degli esemplari rimasti è di solo 769 e questo la dice lunga sulla severità che bisognerebbe impiegare per sconfiggere davvero la piaga del bracconaggio anche considerando che non sono solo i rinoceronti in pericolo. Lo stesso discorso anche se con numeri diversi interessa gli elefanti e l’avorio delle loro zanne. Gravissima la situazione del gorilla di montagna, cacciato senza pietà per potergli tagliare le mani che secondo sciocche credenze avrebbero poteri magici. Ultimamente, poi, sta prendendo piede anche il bracconaggio dei leoni, anche qui solo per le pelli decorative o per il muso e le zampe considerati magici. Per altro, secondo quanto denunciato dai ranger, uccidere i leoni è incredibilmente facile, basta uccidere un’antilope, avvelenarne la carne, e c’è la possibilità di sterminare così un intero branco di leoni.

Ecco perché sul bracconaggio non si può transigere un momento di più.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.
RK Montanari
RK Montanarihttps://www.lavocedelpatriota.it
Viaggiatrice instancabile, appassionata di fantasy, innamorata della sua Italia.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.