La Francia richiama l’ambasciatore, ma la Meloni attacca: rapporti compromessi dalla guerra in Libia

“La Francia ha compromesso il rapporto di amicizia con l’Italia nel 2011 quando ha mosso guerra alla Libia per cancellare gli accordi di approvvigionamento energetico siglati tra Italia e Libia. Dopo 7 anni di ingerenze, acquisizioni predatorie dei nostri asset strategici e atti ostili nei nostri confronti, la Francia si sarebbe dovuta aspettare una perdita di simpatia e di credibilità da parte dei cittadini e delle forze politiche italiane. Fratelli d’Italia si augura che il richiamo dell’ambasciatore francese possa segnare la fine della logica di potenza regionale tenuta da Parigi, strategia indegna del processo di integrazione europea”.

È quando dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni nel bel mezzo della “crisi” innescatasi tra Italia e Francia, dopo che ieri Luigi Di Maio, Vice Premier del governo Giallo-Verde, ha incontrato, insieme ad Alessandro Di Battista, a Parigi Christof Chalencon, uno dei leader dei gilet gialli.

Dura la reazione del Governo francese che subito dopo ha definiti “provocazione inaccettabile” l’incontro, attraverso le parole di un suo portavoce. Oggi poi la decisione di aprire una piccola crisi diplomatica con il richiamo dell’ambasciatore per consultazioni,  in seguito “agli attacchi senza precedenti del governo italiano”.

Intanto da ambo le parti si prova a gettare acqua sul fuoco. La nota con cui il governo francese ha motivato il richiamo dell’ambasciatore sottolinea “l’amicizia franco-italiana  più che mai indispensabile per affrontare le sfide che sono nostre nel XXI secolo”. Tuttavia evidenzia anche che “la Francia è stata, da vari mesi, oggetto di accuse ripetute, di attacchi senza fondamento, di dichiarazioni oltraggiose che tutti conoscono e hanno presenti. Questo non ha precedenti, dalla fine della guerra”.

Anche Moavero, Ministro degli Esteri italiano, è intervenuto sottolineando che “Francia e Italia sono nazioni alleate e profonda è l’amicizia fra i due Popoli. La difesa e il confronto sui rispettivi interessi e punti di vista, nonché il dibattito politico per le prossime elezioni per il Parlamento Europeo, non possono incidere e non incideranno sulle solide relazioni che ci uniscono da decenni.”

Salvini e Di Maio invece, in due note distinte, hanno rivendicato amicizia verso il popolo francese, ma anche il loro diritto a discutere delle posizioni francesi che ledono l’interesse nazionale. Si attende il ritorno del Presidente del Consiglio Conte dall’estero per gli ulteriori sviluppi della faccenda.

 

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.
Redazione
Redazione
La Redazione de La Voce del Patriota

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Leggi anche

Articoli correlati