La sinistra “utile idiota” dell’Islam

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L’11 settembre non è bastato, e nemmeno la striscia di sangue che ne è seguita: centinaia di attentati, migliaia di vite, anni di terrore. No, non è bastata nemmeno la mattanza di civili israeliani trucidati a sangue freddo lo scorso 7 ottobre dai terroristi di Hamas. Non sono bastate le teste mozzate, i bambini rapiti, le donne violentate, sfigurate ed esibite come trofei. Alla sinistra non basta, perché la verità è che alla bandiera della propria nazione ha sempre preferito quella dell’ideologia.

Cecità che ha causato un cortocircuito evidente a chiunque non ne sia affetto: oggi sfilano fianco a fianco con i seguaci di quei regimi teocratici che lapidano, sgozzano, seviziano e uccidono qualsiasi donna osi rifiutarsi di accettarne i folli dettami. Non ti metti il velo? Morta. Pratichi l’adulterio? Lapidata in pubblico. Scendi in piazza a manifestare per la libertà? Nella migliore delle ipotesi ti sbatto in carcere e ti torturo.

Che piaccia o meno ai buonisti della sinistra, questo è l’Islam governato con la sharia che loro difendono: gente senza scrupoli, al punto da tenere in ostaggio per decenni i civili palestinesi, riducendoli a scudi umani da utilizzare per difendere i loro interessi. Causa palestinese un paio di palle. Chi, nel corso dei decenni, ha sempre fatto saltare gli accordi? Le autorità fantoccio che, anziché la Palestina, hanno sempre rappresentato regimi come l’Iran degli ayatollah.

Unico interesse, cancellare Israele dalla carta geografica e fare lo stesso, un po’ alla volta, con il resto dell’Occidente servendosi degli alleati a cui fai credere di essere i più fidati, di quelli che mandi avanti e poi non fai altro che ridere alle loro spalle: gli utili idioti della sinistra, che negli ultimi vent’anni hanno lavorato per distruggere alle fondamenta la nostra identità e i nostri valori favorendo l’invasione delle nostre terre in nome di un pretestuoso concetto di solidarietà che vale tanto quanto una delle loro patetiche bandierine arcobaleno sventolate per chiedere pace o diritti.

Ius soli, accoglienza e integrazione: slogan vuoti utilizzati sperando di riempire l’identità che non hanno, senza rendersi conto (almeno spero) di fare gli interessi di chi odia noi, la nostra storia e il nostro stile di vita. Ergo non si vuole integrare, ma ci vuole dominare.

Per renderci conto di quanto tempo l’Occidente intero abbia gettato al vento, vale la pena rileggere le parole che pronunciò in un’omelia Monsignor Alessandro Maggiolini, il compianto Vescovo di Como. Era il 2002:

«Un terzo fattore tra altri che può scalzare o contaminare la cultura e la civiltà del nostro paese è il flusso spesso incontrollato di extracomunitari, soprattutto di religione musulmana. Il problema dell’integrazione reciproca è immane e non eludibile […] non si tratta di suscitare allarmismi ingiustificati né di interpretare la situazione che si va creando come una questione unicamente religiosa o di terrorismo. I musulmani non costituiscono un’entità omogenea: non hanno un unico magistero, non hanno un sacerdozio, non hanno un’unica guida pastorale […] Tale confronto e compenetrazione sarebbe forse anche per il cristianesimo impresa ardua e felice, se cultura e civiltà del nostro paese vivessero una stagione florida. Mentre alla base del nostro pensare e del nostro vivere sta una flebile ricerca della verità, una certezza morale vacillante e un costume diffuso spesso vicino all’istintualità. È una sfida che va affrontata senza atteggiamenti di rivalsa ma anche senza cedere aprioristicamente, venendo meno alla fedeltà all’essere dell’uomo e alla originalità del fatto cristiano. Con dignità, piuttosto, nell’affermazione e nella costante e crescente umanizzazione dell’uomo in tutte le sue componenti. Potrebbe essere arrivato il momento in cui la cultura e la civiltà del nostro paese vengano spazzate via in gran parte».

Occorre aprire gli occhi, e smettere di avere paura di difendere i nostri valori. Quelli che sono cresciuti rigogliosi sulle radici giudaico-cristiane che rappresentano valori supremi come la sacralità della vita, la libertà e il rispetto della persona.

Viva Israele, viva l’Italia e viva l’Occidente!

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4 Commenti

  1. Caro Gustavo, esistono traduzioni del corano tranquillamente accessibili in internet – ma anche in librerie – e ti assicuro che, a parte la noia mortale delle continue dichiarazioni su Allah buono grande misericordioso ecc., il corano, che per i musulmani oggetto di fede e di obbedienza disciplinata, contiene dichiarazioni assolutamente contrarie ai codici civili e penali italiani ma anche di tutto il mondo civile.
    Richiamo solo due punti, che ognuno può verificare da sè con la lettura di tale scritto:

    • l’affermata inferiorità della donna rispetto all’uomo, nei diritti economici civili e sociali
    • il dovere dei musulmani di perseguitare i “miscredenti” cioè i non musulmani.

    Poi i musulmani possono dire quello che vogliono, ma la loro dottrina, ed ancora di più la loro pratica, dice questo.
    L’ho già detto e lo ripeto: l’islam, così come è definito nel corano, che per loro è la fonte primaria della loro dottrina, è una ideologia criminale.
    Ai musulmani in Italia, e in occidente, si dovrebbe almeno, come gesto simbolico, ma di sicuro effetto per la nostra coscienza, chiedere un abiura giurata dei passi del corano contrari alle nostre leggi.

    Con affetto

    Alessandro

  2. Io non credo che la maggioranza degli Italiani non capisca a quali minacce siamo esposti, ma penso che sia stata costruita nel tempo una complice omertà che cerca di non fare vedere la realtà delle cose.
    Qualcuno lo dica, non solo tu ed io, che l’islam è una ideologia criminale, che professa principi e comportamenti contrari al codice civile e penale italiano – ed in genere di tutto l’Occidente.
    Quindi lo ripeto e continuerò a ripeterlo: non dobbiamo accogliere immigrati musulmani se non dopo un formale giuramento di ricusazione di quei principi del corano che sono reato in casa nostra.
    E’ poco? ma meglio che niente, e almeno aiuta gli Italiani a capire la natura dell’islam.
    Credo che né tu ne io né alcuna persona che abbia la pazienza di leggersi il corano abbia difficoltà a farne un elenco. Richiamo solo la persecuzione dei non islamici e la condizione della donna.
    Qualcuno avrà il coraggio di dirlo pubblicamente? O abbiamo paura di essere bersaglio dei terroristi che ci siamo portati in casa?

    Un’ultima osservazione sui palestinesi.
    Perfino nella Germania nazista, o nelle Russia di prima e di ora, ci sono stati “resistenti” che si sono ribellati alla dittatura ed ai suoi delitti, e spesso hanno pagato con la vita il loro coraggio.
    Ho letto più volte di palestinesi che di fronte alla reazione di Israele contro le continue aggressioni – tutte provenienti dalla “Striscia” palestinese – hanno dichiarato: “i palestinesi non sono tutti di Hamas”.
    Bene.
    Quando vedremo un palestinese – almeno uno! – che denuncia un assassino di Hamas e lo fa catturare, o un deposito di missili sotto casa sua, allora anche quel palestinese avrà ragione.
    Io non ne ho sentito mai nessuno, non so te.
    Quindi sono complici, e come i complici è giusto che siano trattati.

    con affetto

    Alessandro

    • Mi fanno incazzare quando sento dire da loro che il corano tutela le donne e non dice di usare loro violenza: nessuno di noi -o forse solo qualche sparuta decina di loro sponsor o fiancheggiatori- conosce a fondo il corano e non mi risulta che ce ne siano edizioni tradotte fedelmente in italiano, senza censure ed addomesticazioni. A noi “infedeli” ce la raccontano come vogliono loro, ma le relegano in casa, le mascherano fino agli occhi, le menano a più non posso, le stuprano, le frustano, le lapidano, le torturano, le uccidono, le sgozzano, le decapitano, ecc. E a noi in tv vengono a dire che il corano, Maometto, gli iman negano che le donne siano da loro oggetto di violenza. FALSI COME ARABI ! !

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