La “Torre restaurata”, la rinascita di Amatrice

Otto anni dal terribile terremoto che colpì Amatrice, nel 2016. In quella tremenda notte, una forte scossa ha dato via ad una sequenza distruttiva che ha coinvolto un territorio molto vasto della nostra Nazione. Quattro regioni colpite, tra vite spezzate e centinaia di feriti, meravigliosi luoghi colpiti, da Amatrice a Norcia, da Accumoli ad Arquata, da Visso a Castelsantangelo sul Nera, da Ussita a Pescara del Tronto, e tanti altri, che sono ancora una ferita aperta per tutti noi.

Una catastrofe, impressa nella memoria collettiva, che rimarrà indimenticabile.

Un processo di ripresa lungo, volto alla ricostruzione e alla restituzione del patrimonio sociale e culturale, ripartendo da quella Torre Civica, simbolo del centro storico del popolo, alla presenza del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Decisiva la  firma di oggi del protocollo tra struttura Sisma e il Ministero della Cultura.

‘’Sappiamo bene che gli eventi sismici hanno provocato un grande stress organizzativo. In questo senso c’è bisogno di rafforzare la quantità di personale amministrativo dei presidi dei beni culturali che assecondavano i vari processi. L’accordo va in questa direzione.’’ così il commissario alla ricostruzione Guido Castelli in un’intervista per ‘’Libero’’.

La rinascita di Amatrice, dopo il dramma del sisma è stata affidata, nel 2023 al senatore di Fratelli d’Italia Guido Castelli.

‘’Al mio arrivo a inizio 2023 la situazione era pesante. Ora stiamo lavorando per finanziare nuove opere per un miliardo: l’80% dei cantieri è già partito.’’ Dichiara facendo il punto sui lavori.

Un altro obiettivo fondamentale,  collegato alla ricostruzione è quello di salvare l’economia ed evitare la spopolamento, ‘’Abbiamo messo in campo una strategia che abbiamo chiamato ‘’Next Appennino’’, sostenuta con il fondo complementare sisma del Pnnr, ci muoviamo su due direttrici. Una è l’infrastrutturazione pubblica. L’idea è quella di sviluppare le infrastrutture per creare i presupposti di miglioramento dell’economia di quei territori. L’altra direzione riguarda un piano di 700 milioni di sostegno alle imprese e in questo senso  abbiamo finanziato già 1.400 progetti, per un totale di 530 milioni di agevolazioni e finanziamenti. ‘’ spiega Castelli.

Oggi, 3 Maggio, appuntamento alle ore 15.30, quando si terrà la visita presso la Torre Civica restaurata, simbolo del centro reatino colpito dal sisma il 24 agosto del 2016.

A seguire, presso l’Auditorium della Laga, si terrà il convegno dal titolo “La Torre restaurata: idee e progetti per la rinascita dell’Appennino”.

All’evento prenderanno parte anche il Questore della camera Paolo Trancassini, l’assessore alla ricostruzione della Regione Lazio Manuela Rinaldi, il sindaco di Amatrice  Giorgio Cortellesi e il Presidente della fondazione Maxxi Alessandro Giuli.

Si terrà poi,  una breve visita al Museo civico di Amatrice, “Floriana Svizzeretto”, già museo civico Cola Filotesio e al Laboratorio di Rinascita,  presso l’area food di Amatrice.

Da quel tremendo anno, si sono susseguiti governi scandalosi, da Renzi a Conte, che non hanno fatto altro che dispensare promesse, illusioni e stanziamenti fantasma.

Il centro Italia è il cuore della civiltà italiana, lo sviluppo e il ripristino di quei luoghi intrisi di cultura e bellezza è priorità del centrodestra.

Il Governo Meloni lavora in questo senso, segnando una svolta decisiva dopo anni di profonda indifferenza, con un impegno concreto di sostegno verso Amatrice.

Per Meloni , “molto rimane da fare per rispondere al desiderio dei nostri connazionali di continuare a vivere dove sono nati e cresciuti. L’Appennino centrale è il cuore d’Italia e chi lo vive è un popolo orgoglioso e capace di rialzarsi. Il nostro dovere è sostenere questo percorso di rinascita sociale ed economica con risposte concrete e interventi efficaci. Perché ricostruire i territori colpiti dal terremoto non è solo un obbligo morale delle istituzioni, ma può rappresentare anche uno straordinario volano per l’economia nazionale. Una sfida enorme ma che, tutti insieme, possiamo vincere”.

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Veronica Passaretti
Veronica Passaretti
Sono nata il 1/01/2000, esattamente la prima nata del millennio. Da sempre innamorata della politica, tanto da iniziare la militanza in Gioventù Nazionale a 15 anni. Irrimediabilmente affascinata dai valori che il Tricolore rappresenta. ‘’Usque ad finem’’ non è solo il mio motto, ma uno stile di vita. Amante del vino rosso, simbolo di passione, cultura, storia e tradizioni italiane. Istinto, tenacia e una buona dose di testardaggine a completarmi.

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