Altri elogi arrivano dalla stampa estera per Giorgia Meloni. Nel suo numero odierno intitolato “Immigrazione: la carta migratoria di Giorgia Meloni”, Le Monde ha infatti sottolineato l’ottimo lavoro svolto specialmente in campo internazionale dal Presidente del Consiglio sul tema dell’immigrazione. Meloni, secondo il quotidiano francese, è riuscita a portare sulla propria linea l’Europa intera: “Lungi dall’accusare l’Unione europea di essere responsabile dell’afflusso di migranti – si legge – Giorgia Meloni ha convinto Bruxelles delle sue tesi e diventa essenziale sulle questioni migratorie”. Proprio la tematica migratoria permette al leader di Fratelli d’Italia e dei Conservatori europei di ottenere un ruolo centrale nelle relazioni tra Stati membri: “Per Giorgia Meloni – continua infatti Le Monde – la questione migratoria è anche un tema per brillare sul piano internazionale. È la priorità della sua diplomazia, il nodo sul quale la presidente del Consiglio disegna e afferma per il suo paese un nuovo ruolo di protagonista in Europa e sul continente africano”.
Il quotidiano ha inoltre sottolineato l’importanza del Piano Mattei per la centralità che l’Italia sta ottenendo internazionalmente tramite esso e per l’accelerazione che comporta nella gestione dei flussi migratori. Il lancio, lo scorso 29 gennaio, del suddetto Piano, il cui contenuto – osserva comunque Le Monde – “resta da costruire”, ha consentito al governo italiano e a Giorgia Meloni di “ riunire attorno a sé 42 capi di stato e di governo e di ministri africani e 23 organizzazioni internazionali”: proprio attraverso il Piano, allora, il Presidente del Consiglio è riuscita a costruire per l’Italia un ruolo centrale nei consessi internazionali, seguendo “una vocazione africana della quale la Meloni si è investita in prima persona”.
E proprio sulla questione migratoria, Giorgia Meloni ha rinsaldato i rapporti con i vertici europei e con i rappresentanti degli altri Stati membri: proprio alla conferenza Italia-Africa del 29 gennaio erano presenti Roberta Metsola, Charles Michel e Ursula von der Leyen, rispettivamente presidente dell’Europarlamento, presidente del Consiglio europeo e presidente della Commissione Ue. Proprio con quest’ultima, Giorgia Meloni ha instaurato una “relazione particolare”, riconoscendo in lei “il più potente portavoce delle posizioni italiane in Europa”: in una visita a Lampedusa, Meloni “ha ricevuto il sostegno della presidente della Commissione europea che ha ripreso, davanti alla stampa, elementi di linguaggio cari” al Presidente italiano. Meloni così ha rinforzato i rapporti con i partners europei: con la Francia, ad esempio, e con il presidente Macron, dopo che “le relazioni fra Parigi e Roma erano seriamente peggiorate per le crisi diplomatiche attraversate, anch’esse legate alla questione migratoria”; o ancora col premier britannico Rishi Sunak, con il quale Meloni condivide la posizione sull’immigrazione. Infine, Le Monde ricorda il successo dell’accordo tra Albania e Italia ancora in tema di migrazione, “mirante a consentire la costruzione di centri per trattenere i migranti gestiti secondo il diritto italiano in due enclavi del territorio albanese”. Un elogio, insomma, a tutto tondo, che conferma la posizione tutt’altro che isolata (come invece vorrebbero le opposizioni) dell’Italia a livello internazionale e con particolare riferimento alle politiche migratorie.