Le nozze tra Ita Airways e Lufthansa segnano un passaggio epocale nel panorama, non solo nazionale ma mondiale, del trasporto aereo, con una grande attenzione al mercato domestico italiano

Sono occorsi due anni, dalla manifestazione di interesse, per raggiungere questo importante obiettivo, che prende le mosse da lontano. La logica del sistema degli scali aeroportuali in Italia è stata un fallimento, a partire dal Piano nazionale degli aeroporti, realizzato senza alcuna visione programmatica e strategica su tutto il territorio, oggi rivisto grazie all’importante apporto del MIT e di ENAC.

Si deve partire dai presupposti che gli scali minori, i cosiddetti aeroporti secondari, costituiscono un supporto essenziale a tutto il sistema aeroportuale al fine di risolvere le criticità di congestionamento dei grandi hub internazionali (Fiumicino e Malpensa). Attraverso essi è possibile smistare il traffico dovuto al “mondo Low Cost” in modo che non possano confluire sui grandi scali.

Lo sviluppo di questi scali, nel resto d’Europa, ha giocato un ruolo strategico nella crescita locale e nazionale generando nuove attività economiche, dando nuovo impulso a quelle esistenti e creando nuovi posti di lavoro. Una caratteristica, questa, che in Italia è stata totalmente disattesa, se aggiungiamo la mancata integrazione tra gli aeroporti secondari ed il loro hinterland o bacino, dovuta all’assenza o scarsità di infrastrutture di collegamento, trasformando di fatto gli stessi in cattedrali nel deserto.

Eppure, si è corso un grandissimo rischio allorquando la dimensione di ITA, secondo il piano industriale originario, sarebbe stata quella di una piccola compagnia, risultato della scarsa visione strategica nazionale.

Grazie all’acquisizione di Lufthansa del 41%, suffragato poi con l’accordo tra Mef e Lufthansa notificato dalla Dg Concorrenza della Commissione Europea, ITA assume nuovamente il ruolo strategico nazionale che gli compete e con la nuova company si cambia registro.

ITA, che secondo il Sole24Ore a fine novembre 2024 ha fatto registrare performances economiche positive ed un cash flow di 500 Milioni di Euro, sarà integrata con la rete delle società del gruppo Lufthansa, partner di Star Alliance, il network più solido tra le compagnie aeree che serve più di 1250 aeroporti in 195 paesi e pianifica oltre 19.000 voli giornalieri. In questo modo la new-co, per quanto riguarda ITA, avrà la possibilità di commercializzare la vendita globale dei biglietti, ridefinire il programma degli investimenti per il parco aeromobile, efficientare e sviluppare il piano di manutenzione e fornitura dei materiali.

Sul versante della clientela ITA, oltre alla conferma del programma Volare, le nozze con Lufthansa permetteranno l’adesione della company al programma Miles & More, valido per le 26 compagnie aeree appartenenti alla rete Star Alliance.

Benvenuta alla nuova ITA, un risultato che ci consente di essere nuovamente protagonisti nel mondo. 

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Marco Foti
Marco Foti
Marco Carmine Foti Dirigente Nazionale Dipartimento Trasporti Fratelli d’Italia

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