L’ECR ad Atreju per una nuova Europa delle Nazioni

Si scalda l’atmosfera in vista delle prossime elezioni europee, un’occasione per la destra e per i conservatori di tutto il continente. Dal panel “L’Europa da difendere: le ragioni dei conservatori contro il superstato europeo” emergono buone speranze per il futuro. Le prospettive sono positive per l’ECR, rappresentato sul palco da vari ospiti: Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, Nicola Procaccini, Co-Presidente ECR, Jorge Buxadé Villalba, Vicepresidente ECR, Assita Kanko, Vicepresidente ECR Group al Parlamento Europeo, Radosław Fogiel, Vicepresidente ECR, Carlo Fidanza, Capo Delegazione FdI al Parlamento Europeo, e George Simion, Presidente di AUR, Romania. Tra pochi mesi è attesa una battaglia tra due visioni di Europa, come ricordato da Nicola Procaccini: da un lato il modello socialista, comunista, che vuole un’Europa federalista, gli Stati Uniti d’Europa che cancellerebbero le identità nazionali (e non a caso, dice Procaccini, gli unici a non votare il Trattato di Roma furono proprio i comunisti); dall’altro l’Europa delle Nazioni, che i conservatori sognano e hanno sempre sognato, soprattutto quando “gli altri sognavano l’Unione Sovietica”.

Un modello pericoloso, quello della sinistra, come dichiarato dallo spagnolo Jorge Buxadé, preoccupato dal nuovo governo Sanchez, o anche dalla collega belga Assita Kanko, allarmata dalle derive della sinistra soprattutto riguardo l’educazione delle future generazioni, mentre il rumeno Simion ha citato “Avanti ragazzi di Buda” come simbolo della lotta dei giovani rumeni ed europei contro i governi comunisti. Le politiche fallite sulla migrazione e le derive green dell’Europa dei burocrati dovranno essere superate. Ne è sicuro il ministro Fitto, definito da Fidanza “l’uomo del PNRR”; e proprio sul PNRR smentisce, come hanno già smentito i fatti, le fake news della sinistra, che volevano un governo Meloni isolato in Europa. Così non è stato, ma anzi, oltre gli ottimi risultati sul PNRR, si sta lavorando seriamente per proporre politiche di destra per la futura governance europea.

(Foto: Simone Pelosi)

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