L’estrema sinistra ha danneggiato “La Sapienza” per 330.000 euro: una vergogna tinta di rosso, a pagare sono gli studenti

L’ultimo appello lanciato da “Azione Universitaria” sui social denuncia gli sfregi fatti dalle organizzazioni dell’estrema sinistra all’interno dell’università: chiaramente con scritte su muri e monumenti che inneggiano all’odio ed alla violenza politica, di questi tempi nient’altro che questo ci si può aspettare dagli ormai rancorosi compagni. Visti i risultati delle ultime elezioni europee, un bravo medico consiglierebbe loro un maalox, per digerire la sonora sconfitta ideale subite dalle loro ideologie di riferimento, che nulla possono contro l’avanzare dei tempi.

Mal si sposano questi atti vandalici con la volontà di fermare i conflitti in corso da parte loro, i quali spesso si comportano come se ad aver causato le innumerevoli guerre fossero stati uomini morti e sepolti ormai da tempo immemore. I sedicenti “Kompagni” sono arrivati persino a litigare tra di loro, tanto che sulle mura de “La Sapienza” albeggiano scritte come “Lotta comunista setta satanica”, basti pensare al post pubblicato proprio dalla pagina di AU. Gli attacchi sono sempre diretti ai Fascisti immaginari ed alla Rettrice Polimeni, che in base alle loro teorie complottiste sarebbe complice di un genocidio.

Pellicole assurde senza una trama, gentilmente offerte dagli urlatori seriali di turno, che sfruttano ogni occasione per mettersi in mostra ed interrompere i convegni universitari che non accontentano le loro richieste. Il pluralismo serve proprio a questo, per la cronaca, ossia a scardinare l’egemonia culturale che l’estrema sinistra universitaria ha continuativamente applicato negli atenei durante gli anni precedenti. È importante che i “Militanti antifascisti” prendano coscienza del nuovo mondo e dei cambiamenti politici del nostro paese, perché il rischio è quello che si ritrovino con un pugno di mosche tra le mani, mummificati in un passato che non appartiene più ai nostri giorni.

A fare le spese delle loro azioni, saranno tutti i ragazzi che studiano liberamente all’interno dell’Università “La Sapienza di Roma”, sia quelli politicamente impegnati, sia quelli che si recano esclusivamente all’università per seguire la lezione e per socializzare con il resto degli studenti.

330.000 euro di danni verso un ente pubblico, ecco a quanto ammontano i disastri compiuti dai collettivi radicali all’interno della città universitaria: un’onta che non sarà semplice da cancellare nella memoria di chi sarà costretto a pagarne le conseguenze, oltre che da tutti gli oggetti martoriati.

La combriccola dei capitani uncino ha colpito ancora, come al solito peggiorando la situazione accademica e rendendo quasi invivibile l’ambiente circostante: difficile immaginare una mossa più inutile e nociva per tutti i frequentanti della città universitaria, ma se non altro abbiamo finalmente compreso che i compagni non hanno la benché minima idea del significato di “bene comune”, visto che continuano a danneggiare qualsiasi cosa come niente fosse.

Con la scusa dell’antifascismo, questi militanti del nulla si permettono di compiere gesti aldilà di ogni concezione, evidentemente non hanno ben chiaro neanche il concerto di Street Art: forse un ripassino gli farebbe bene. Sono tutt’ora troppe le cose da rivedere, basterebbe uno studio approfondito  della tanto acclamata costituzione che gridano spesso di voler difendere per capire quanto siano beceri alcuni comportamenti.

Gli eventi trattati in precedenza rappresentano la personalità di tutti coloro che vorrebbero cambiare il mondo, ma non hanno mai avuto il coraggio di guardare dentro di sé per comprendere cosa c’è che non va: il consiglio è quello di crescere spiritualmente, prima di danneggiare il prossimo compiendo deprecabili atti che appartengono soltanto al peggiore malcostume.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.
Gabriele Caramelli
Gabriele Caramelli
Studente universitario di scienze storiche, interessato alla politica già dall’adolescenza. Precedentemente, ha collaborato con alcuni Think Tank italiani online. Fermamente convinto che “La bellezza salverà il mondo”.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Leggi anche

Articoli correlati