Il Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, è intervenuta nell’ambito del Consiglio Europeo a Bruxelles, svoltosi tra il 21 e il 22 marzo con la presenza di tutti i governanti dei 27 Stati membri.
Riguardo alla candidatura di Ursula Von der Leyen, Meloni ha detto che questo non è un argomento che al momento le interressi, perchè aspetterà di vedere come voteranno gli italiani. Il risultato elettorale e le relazioni di forza tra i vari schieramenti mostreranno chi debba assumere la responsabilità della conduzione. “Il tema appassionante per me non è chi ma per fare cosa: qual’è l’Europa che si vuole realizzare?” ha interrogato la leader italiana.
“Io penso che l’Europa di domani debba essere molto diversa da quella di oggi, in tema appunto di rapporto con la propria capacità di incidere sulla competitività, con un approccio molto meno ideologico” ha sottolineato Meloni, d’accordo con il progetto politico di Fratelli d’Italia, che cerca di potenziare la capacità industriale nazionale, senza limitazioni incoerenti come quelle proposte dalla sinistra.
“Oggi ce ne stiamo rendendo conto e vediamo un’Europa che piano piano torna indietro su tutte le battaglie che ha fatto in questi anni, per esempio sulla capacità di conciliare la sostenibilità ecologica con la sostenibilità economica e sociale. È finito il tempo dell’ideologia e si deve correre ai ripari” ha detto, evidenziando che lei pensa a un’Europa molto meno ideologica ma capace di difendere i propri confini, capace di lavorare sulle sue catene da approvvigionamento, tutte cose che negli ultimi mesi “si stanno un po’ raddrizzando”.
Per quanto riguarda l’agricoltura, il Primo Ministro ha dimostrato molta soddisfazione per i risultati del Consiglio Europeo. “Siamo partiti con un testo conclusivo che aveva già la nostra approvazione, con riferimenti a misure concrete, oltre al lavoro che già la commissione sta portando avanti, in modo particolare sul tema della semplificazione della politica agricola comune, con attenzione speciale al tema del sostegno alle filiere e della lotta alla concorrenza sleale”.
Mentre in altri paesi europei gli agricoltori hanno avuto molti problemi o limitazioni nello svolgimento della propria attività, l’Italia ha dimostrato essere dalla parte dei lavoratori, con un governo che appoggia lo sviluppo senza barriere ideologiche.
Giorgia Meloni continua a mietere successi: così come è riuscita ad ottenere che sul tema della migrazione le conclusioni del Consiglio Europeo fossero più che soddisfacenti per gli interessi italiani, ha visto anche le sue idee a proposito della agricoltura plasmate nello stesso documento finale.
Un’altra prova concreta dell’influenza che Giorgia Meloni esercita sulle politiche
europee.