Liceo del Made in Italy per difendere le nostre eccellenze e fornire ai giovani competenze spendibili sul mercato del lavoro

Il nostro Paese è conosciuto in tutto il mondo per il suo “Made in Italy”, sinonimo di classe, qualità e autenticità. I nostri prodotti sono rinomati in diversi e importanti settori quali quello della moda, del cibo, dell’energia, delle auto.

Secondo i dati Kantar i 30 maggiori brand italiani valgono ben  128.7 miliardi di dollari. Un dato eccezionale che ribadisce la forza dell’Italia e delle sue eccellenze a livello globale. Secondo la classifica Kantar, i brand analizzati hanno ottenuto una crescita del 12% solamente nel 2022, registrando un incremento complessivo del +51% negli ultimi quattro anni. Tra i marchi in vetta alla classifica ci sono Gucci, Enel e Kinder, a cui si aggiunge Fendi, che si conferma come il brand di lusso con la maggiore crescita (47%).

La chiave del successo dei brand italiani è proprio quella, come intuibile, di essere “fatti in Italia”.

E cosa c’è di più italiano del nostro cibo, che si compone di una ricca varietà di piatti apprezzati in tutto il mondo. L’amore e l’attenzione nei confronti del nostro cibo è tale che possiamo parlare di un vero e proprio turismo enogastronomico che caratterizza il nostro Paese, che tra l’altro è stato recentemente candidato a patrimonio immateriale dell’Unesco proprio per la sua cucina.

Il settore agroalimentare, nonostante la forte crisi, continua quindi a crescere: le esportazioni sono state di oltre 60 miliardi e hanno riguardato soprattutto i cosiddetti “magnifici 7” dell’agroalimentare italiano, ovvero ortaggi e conserve vegetali, vini, pasta e riso, lattiero caseario, prodotti da forno, conserve animali e cioccolato.

Appare dunque evidente che sostenere il Made in Italy a tutti i livelli rappresenta una delle priorità da perseguire, iniziando già dalla scuola, offrendo ai giovani una ulteriore opportunità di scelta dell’indirizzo scolastico.

In quest’ottica, lo scorso gennaio Fratelli d’Italia ha depositato il disegno di legge n. 497/2023 riguardante la delega al Governo per l’istituzione del liceo del Made in Italy.

Il disegno di legge si compone di tre articoli e intende perseguire i seguenti obiettivi:

– “indirizzare allo studio della cultura giuridica ed economica e della tradizione umanistica del nostro Paese”;

– “fornire allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche ed economiche, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consenta di cogliere le intersezioni tra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà”;

– “assicurare allo studente un percorso di acquisizione di conoscenze e di competenze molteplici per proseguire, in modo proficuo, la propria formazione in ambito universitario e per inserirsi efficacemente nel mondo del lavoro”;

– “guidare lo studente ad approfondire e sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità di alcuni settori strategici dell’economia del Paese, cosiddetti settori del Made in Italy”.

Secondo quanto previsto dal ddl il percorso formativo dovrà offrire, tra le altre cose, conoscenze sui principi dell’economia manageriale. Sarà importante poi fornire strumenti per la gestione complessiva di un’impresa, per la realizzazione di modelli di business, in particolar modo dei modelli di business delle aziende dei settori della moda, dell’arte e dall’alimentare, allo scopo di rendere gli studenti effettivamente preparati e competenti, in modo da poterli inserire direttamente ed efficacemente nel mondo del lavoro una volta terminato questo percorso, senza l’obbligo di doversi iscrivere a master di specializzazione post-lauream.

La decisione di promuovere l’istituzione del Liceo del Made in Italy ricalca fedelmente quanto proposto da Fratelli d’Italia nel suo programma per le elezioni politiche dello scorso 25 settembre 2022, perché: “La ricchezza principale della nostra Nazione è data dalla capacità di creare prodotti di eccellenza, valorizzando la qualità di materie e processi produttivi. Si tratta di capacità e competenze specifiche acquisite nel tempo, che fanno sì che l’Italia sia apprezzata nel mondo e che solo se adeguatamente potenziate potranno rappresentare il volano della nostra economia. Il cosiddetto Made in Italy è dato dalla creatività e dalla naturalezza, specificatamente italiana, con cui si spazia dalle specialità agroalimentari, alla moda, all’arredamento, al design, e che spesso traggono origine ed ispirazione dai nostri antichi mestieri. Questo insieme di eccellenze italiane deve essere messo a sistema, governato e potenziato”.

L’obiettivo è quindi quello di valorizzare e rafforzare la promozione a tutto tondo del nostro Made in Italy, cosa che il Governo ha fatto sin dall’inizio, attraverso l’istituzione di un Ministero, appunto, delle Imprese e del Made in Italy (prima noto come MISE, ovvero Ministero dello Sviluppo Economico).

Attraverso la presentazione di questo ddl Fratelli d’Italia vuole perciò ribadire e sottolineare la rilevanza strategica delle nostre eccellenze, anche nell’ottica della promozione dell’Italia all’estero.

Gli ultimi anni sono stati segnati da profondi cambiamenti in termini di economia globale, ai quali non sempre l’Italia ha saputo reagire, con una conseguente perdita della sua capacità economica nello scenario mondiale. Nell’era della globalizzazione e dell’omologazione, il nostro Paese deve invece reagire, puntando sulla qualità dei prodotti piuttosto che sulla quantità. Perché la nostra Nazione vive soprattutto grazie a tutte quelle piccole e medie imprese che contribuiscono all’ispessimento del nostro tessuto economico ed imprenditoriale, ognuna con le proprie specifiche e irripetibili particolarità.

Gli ultimi governi mal si sono approcciati a questo tema, spesso vendendo, o meglio svendendo, i marchi italiani a colossi stranieri, contribuendo così alla riduzione della nostra competitività economica e commerciale.

Grazie al Governo Meloni, invece, si vuole dare nuovo valore al marchio Italia, puntando sulla qualità dei nostri prodotti, unici nel loro genere. Con l’istituzione del liceo del Made in Italy si fa un primo passo esattamente in questa direzione. La politica di questo Governo intende così contribuire alla crescita economica del nostro paese sia formando nuovi giovani esperti del Made in Italy, sia supportando le imprese italiane che operano nel nostro territorio.

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