L’Italia batte la Francia e diventa leader del settore aerospaziale

Negli ultimi mesi, l’Italia si è messa a livello, talvolta anche con clamorosi e storici sorpassi, rispetto ai livelli raggiunti dai competitors europei. In primis troviamo la Germania, con la quale il confronto diventa via via sempre più a favore della nostra Nazione, con un Pil, ad esempio, che cresce quasi di un punto percentuale in più rispetto a quello tedesco o, ancora, con uno Spread che si tiene stabile ormai da due anni a valori bassi, minimi storici dell’ultimo periodo. Anche il confronto con la Francia inizia ad avere connotazione positive: partendo, ad esempio, dalla disoccupazione con l’Italia che, forte delle politiche occupazionali messe in campo dall’esecutivo di Giorgia Meloni, sta vedendo abbassarsi il suo tasso di disoccupazione, tanto da andare sotto la soglia del 7% e, dunque, facendo meglio di Parigi. Ma dalla Francia arrivano altri campanelli d’allarme, che raccontano di un altro sorpasso di Roma: il settore in questione è quello aerospaziale.

Investimento italiano

La notizia bomba è stata lanciata dai sindaci di Cannes e Tolosa, rispettivamente David Lisnard e Jean-Luc Moudenc, a capo di due città storicamente sviluppate nel settore aerospaziale grazie alla presenza di importanti imprese qual è Airbus. In un’intervista a La Tribune, infatti, i due sindaci hanno ammesso che ci sarà “un probabile sorpasso dell’Italia ai danni della Francia per la crescita del settore aerospaziale sulla scia di massicci investimenti destinati”. In effetti, la strategia del Governo Meloni e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy mira proprio a sviluppare un settore strategico per il futuro. L’investimento italiano equivale a circa 7 miliardi di euro e l’intera industria può contare sulla presenza, in territorio italiano, di numerosi aziende quali Leonardo, Avio e Thales Alenia. Fu, inoltre, proprio il titolare del Mimit, Adolfo Urso, a incrementare la spesa italiana nell’ESA, l’agenzia spaziale europea: il contributo italiano equivale ora a circa 5 miliardi di euro e fa di Roma il membro che paga di più dopo la Germania. A questi investimenti vanno poi aggiunti altri 2 miliardi di euro provenienti dal Pnrr.

“Impensabile dieci anni fa”

L’ammissione dei due sindaci francesi, appartenenti a un Paese che storicamente è un leader nel comparto aerospaziale, è un toccasana per la nostra Nazione: “Di questo passo – hanno spiegato –, l’Italia supererà presto la Francia nella corsa ai satelliti, cosa totalmente impensabile fino a solo dieci anni fa”. I due hanno criticato la mancata strategia da Parigi e da parte del presidente Macron. Mentre anche dall’Italia giungono fonti che confermano le tesi dei due sindaci: “Le tante risorse stanziate in ambito nazionale unite ai fondi del Pnrr dedicati allo spazio – fanno sapere dall’Agenzia spaziale italiana – stanno facendo registrare una forte espansione e crescita in tutti i campi del settore”. Gli investimenti sono molto ampi e le iniziative “spaziano da aspetti normativi, la prima legge quadro italiana sullo spazio dello scorso giugno, alla costituzione della Fondazione AI4Industry, che ha tra i primi settori di intervento l’aerospazio”. E poi ancora altre grandi opere, come il potenziamento delle basi a Matera e in Kenya. Soltanto con riguardo i servizi di Osservazione della Terra, l’Italia ha raggiunto un valore di 230 milioni di euro nel 2023, in netto aumento rispetto al 2022. Tutte notizie che ci ricordano l’ottima lavoro dell’esecutivo anche su tematiche non principali ma fondamentali per la crescita della Nazione: investimenti e fiducia nel comparto aerospaziale danno l’idea di un governo che finalmente ha iniziato a credere anche nell’innovazione, battendo così storici competitors del calibro di Parigi.

Redazione
Redazione
La Redazione de La Voce del Patriota

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.