L’Italia che lotta i trafficanti di essere umani: la difesa delle frontiere ad Atreju

La tematica dell’immigrazione, centralissima per il governo, è arrivata anche ad Atreju, nel panel “Immigrazione, difesa delle frontiere e dimensione esterna: una questione europea”. Tema caldissimo, come si sa, alla luce dei dati molto tristi di quest’anno: elevati, nell’arco del 2023, gli sbarchi, con numeri definiti “poderosi” dalla deputata per Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento immigrazione Sara Kelany: una crescita, secondo il ministro dell’Interno, iniziata già da due anni e dovuta a particolari contingenze internazionali, come le crisi in Medio Oriente o nel Nord Africa. È stato registrato, tuttavia, un trend di flessione da oramai tre mesi, con numeri di molto inferiori a quelli degli anni precedenti. Il merito, secondo Kelany e Piantedosi, è delle politiche del governo Meloni, che sta cercando di creare un’impostazione più strutturata, coerente ed efficace.

Ed è merito del governo Meloni se in particolare l’Europa ha cambiato rotta in fatto di immigrazione, e la presenza a Lampedusa di Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea, al fianco di Giorgia Meloni ne è una chiara prova: iniziano a funzionare le politiche per i rimpatri, gli accordi con i Paesi di partenza e di transito, tra cui il Memorandum d’intesa con la Tunisia. Oggi intanto si è detto fiducioso anche Edi Rama, premier albanese, per il piano d’accordo sull’immigrazione, siglato in collaborazione col governo Meloni. Mentre sul piano Mattei è d’accordo anche l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti: “Il divario demografico tra Europa e Africa può essere governato ma non può essere cancellato” dice, e in questo contesto si staglia il piano, atto proprio a creare le condizioni grazie alle quali restare nei Paesi di origine. “L’Europa avrebbe dovuto farlo prima” dice Minniti e sarà necessario investire in Africa per combattere le violazioni di diritti umani e i trafficanti di essere umani. L’obiettivo deve essere, come ripetuto anche dal giornalista Fausto Biloslavo, evitare l’ingresso per vie clandestine e combattere le ONG che sono colluse coi trafficanti di essere umani. Trafficanti sui quali dovrà affermarsi una politica di repressione sulla scia di quanto si fa contro il terrorismo e contro la criminalità organizzata: due facce della stessa medaglia.

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