Lockdown Campania. Anche i Centri Sociali dietro la notte di fuoco a Napoli.

“Tra le diverse anime scese in piazza, oltre a commercianti e ragazzi, anche ultra’ della curva A dello stadio San Paolo, attivisti di Centri Sociali e movimenti come Identita’ insorgenti”.

Lo racconta l’AGI- Agenzia giornalistica Italia, a proposito della manifestazione con scontri di piazza avvenuta ieri sera a Napoli. Le proteste contro il Governatore De Luca e l’annunciato lockdown in Campania, hanno visto anche diversi disordini e fenomeni di teppismo, vandalismo e iolenza contro le Forze dell’Ordine.

“Questa sera abbiamo assistito a veri e propri comportamenti criminali verso le forze dell’ordine – ha detto il questore di Napoli, Alessandro Giuliano – nessuna condizione di disagio, per quanto umanamente comprensibile, puo’ in alcun modo giustificare la violenza”.

E anche La Stampa parla di guerriglia notturna a Napoli “infiammata dai centri sociali” .

Pagine Facebook e siti web della galassia informativa di sinistra confermano il sostegno alla notte di fuoco napoletana.

“La piazza di questa notte a Napoli forse è stata di pancia, contraddittoria, ambigua, stratificata come la società in cui viviamo, come il suo rovescio. Ma a Napoli stanotte si è rotta l’ipocrisia dietro cui si nasconde l’incapacità di chi ci governa, il fallimento di questo modello economico di fronte al virus, la violenza che per mesi chi è stato lasciato indietro ha dovuto subire.”

Con questo incipit si presenta l’editoriale di Infoaut.org.

Il sito di informazione della sinistra antagonista si schiera a difesa della piazza di Napoli e contro le accuse mediatiche e politiche del che parlano di piazza fascista.

“Come previsto la canea mediatica contro chi è sceso in piazza si è scatenata immediatamente. Ancora non si era abbassato il fumo dei lacrimogeni che già i commentatori politici ipotizzavano eterodirezioni della camorra e dei fascisti, proponevano il solito feticcio degli ultras colpevoli di tutto il male del mondo, associavano le proteste di ieri a quelle No Mask, nonostante il messaggio portato in piazza fosse totalmente diverso.”

Anche Identità Insorgenti scrive post di sostegno alla protesta su Facebook e sul suo sito, prendendo le distanze dai fenomeni di violenza verificatisi.

“La violenza di pochi, da condannare a prescindere, non può cancellare le sacrosante rivendicazioni di tanti. E quanto accaduto richiede letture sociali ben più ampie e profonde, che vadano oltre il miope e sempreverde accostamento alla Camorra già servito, in fretta e furia, dalle trasmissioni nazionali.”

Così il sito della sigla vicina all’amministrazione De Magistris.

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