Maggio: Marcheschi (FdI), qualità nuova. Gestione già chiara

"Funaro si rassegni al cambiamento, le polemiche stanno a zero"

“La qualità della nuova gestione del Maggio Musicale da parte di Carlo Fuortes è tangibile e chiara fin dalla presentazione della programmazione artistica 2025 del teatro: un’annualità ipotizzata e resa concreta in soli quattro mesi dalla nomina del sovrintendente, e presentata con così largo anticipo, dimostra, in modo deciso, non solo un grande inizio, ma soprattutto un lavoro di organizzazione e di metodo attento, base solida per ulteriori ottimi progetti. Esprimiamo grande soddisfazione per questi primi risultati del nuovo corso del Maggio, che arrivano dopo mesi di impegno da parte del governo, con il quale abbiamo lavorato costantemente e con decisione, ed in particolare con il ministero della Cultura. Questa programmazione è il segno di una volontà determinata e virtuosa, e del saper gestire coscienziosamente le risorse interne. Questo alto rigore nel contenimento dei costi, è la prova di quanto una buona governance sia capace di assicurare, al contempo, una qualità artistica alta.

L’eccellenza e la diversificazione artistiche presentate oggi infatti ne sono la dimostrazione: caratteristiche che sapranno certamente attrarre un pubblico ancor più eterogeneo, oltre a quello già consolidato degli appassionati. Il vecchio corso della mala gestione delle risorse, a danno dell’intera fondazione lirico sinfonica fiorentina, fortunatamente è solo un imbarazzante e lontano ricordo. Di certo, la riforma delle Fondazioni prevista dal governo, alla quale sta lavorando efficacemente il sottosegretario Gianmarco Mazzi, andrà in una direzione altrettanto virtuosa: a differenza di ciò che dichiara il sindaco di Firenze Sara Funaro che, con tono dal sapore minaccioso, invita al non scherzare sull’importanza di realtà come il Maggio. Un’esortazione che fa a dir poco sorridere, visto che la riforma verterà proprio sull’impedire che certi ‘scherzi Nardella’ non siano più commessi”.

Lo scrive, in una nota, il senatore fiorentino e capogruppo della commissione Cultura di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi.

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