Sono stati molti i temi emersi dall’ultimo Consiglio dei Ministri del 7 settembre dal quale sono emerse nuove importanti misure soprattutto sul tema della criminalità e del disagio giovanile, in risposta alla scia dei tragici eventi dell’ultimo periodo, oltre ad un pacchetto di norme per rilanciare il Mezzogiorno.
Arriva dunque la stretta del Governo per far fronte alla piaga di violenza che colpisce il nostro Paese ogni giorno di più, con una particolare attenzione alla situazione in cui versano i minori, soprattutto nei territori più disagiati.
Si parla del cosiddetto dl Caivano, per il contrasto alla criminalità minorile. Sono previste alcune misure più severe, tra cui, ad esempio, il daspo urbano applicabile già dai 14 anni e la possibilità di arresto in flagranza per minori.
Si inaspriscono le pene: condanna da 1 a 5 anni di carcere anche per spaccio di lieve entità e pene più severe in caso di porto abusivo d’arma bianca e di strumenti atti ad offendere.
Introdotte poi disposizioni in materia di offerta educativa, con un incremento di 6 milioni di euro per il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (MOF), per incentivare la presenza dei docenti nelle zone più disagiate, e con un rafforzamento dei meccanismi di controllo e verifica dell’adempimento dell’obbligo scolastico. Su quest’ultimo punto, “nell’ipotesi di dispersione assoluta (il minore mai iscritto a scuola nonostante l’ammonimento), si introduce la pena fino a due anni di reclusione; nel caso di abbandono scolastico (il minore che, pur iscritto, faccia un numero di assenze tale da eludere l’obbligo scolastico), la pena prevista è fino ad un anno di reclusione. Inoltre, i soggetti che violano l’obbligo perdono il diritto di percepire l’assegno di inclusione.
È stata rivolta infine un’attenzione particolare nei confronti proprio del Comune di Caivano: “Abbiamo messo in campo i primi provvedimenti stanziando 30 milioni di euro”, ha detto il premier durante la conferenza stampa del pomeriggio. “Non pensate che il governo ritenga che siano sufficienti- ha continuato-verranno stanziate tutte le risorse che saranno necessarie per vincere questa sfida”. Il Commissario straordinario previsto dal dl “avrà il compito di adottare, entro 15 giorni, un piano straordinario d’interventi infrastrutturali e di riqualificazione del territorio comunale”. Inoltre, è stata data autorizzazione al Comune di assumere 15 nuovi membri del corpo della polizia locale, al fine di garantire l’incremento della sicurezza urbana e il controllo del territorio. Ribadito infine l’obiettivo di “riaprire il centro Delphinia e di sport e salute entro la “primavera del 2024, con l’aiuto del genio, delle fiamme oro”.
Il premier ha voluto sottolineare come tutte queste misure coniughino “prevenzione e repressione”. Per anni “si è fatto scudo dell’uso di minori”, sfruttandoli sempre di più in virtù del fatto che proprio i minori, finora, non potevano essere arrestati “nemmeno se girano con un’arma carica”.
L’intento è quello di costruire una nuova realtà per i giovani, per allontanarli e dissuaderli dall’entrare nei luoghi della criminalità e delinquenza.
Per quanto riguarda il rilancio economico del Mezzogiorno, sono state approvate delle disposizioni urgenti in materia, attraverso cui “rendere il Meridione competitivo con il resto del Paese”, come affermato dal premier.
In particolare, dopo il via libera arrivato qualche tempo fa da Bruxelles è stata prevista l’istituzione, a partire dal 1° gennaio 2024, della nuova Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno, “ZES unica”, comprendente i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, che sostituirà le attuali otto Zone economiche speciali istituite nei territori del Mezzogiorno. Tra i vantaggi di questa nuova zona, l’estensione dello speciale credito d’imposta a tutto il Mezzogiorno. Inoltre, è stato confermato che il Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) sarà destinato per l’80 per cento alle aree del Mezzogiorno e per il 20 per cento alle aree del Centro-Nord ed è stata disposta l’implementazione di uno specifico sistema di monitoraggio con riguardo all’utilizzazione delle risorse in materia di politiche di coesione.
Su questo il Presidente del Consiglio ha dichiarato: “È stato un lungo lavoro e sono contenta che sia stato fatto perché la Zes porta con sé una serie di cose al di là delle semplificazioni burocratiche e dei vantaggi fiscali e contributivi. Implica, ad esempio, una definizione delle priorità sulle infrastrutture. La Zes unica, in altre parole, è il modo per mettere in linea il Mezzogiorno, renderlo competitivo col resto del Paese e a livello internazionale”.
Si è discusso anche di Lampedusa, tristemente nota per la pressione migratoria che oramai subisce da anni. Sono stati stanziati 45 milioni di euro proprio per affrontare tutte le questioni fondamentali e il disagio che tuttora subisce l’isola.
“Penso che le norme portate oggi in Cdm siano delle norme molto importanti. Su alcune materie in passato lo Stato ha preferito occuparsi di altro, ha dato il segnale che su alcune questioni era meglio non entrare, che metterci la faccia era pericoloso, e invece penso che il Cdm di oggi sia il segno di uno Stato che decide di mettere la faccia anche su materie che sono molto complesse e difficili da risolvere”, ha concluso Giorgia Meloni riassumendo tutte le novità portate dal Governo.