“S’è svejato! Buongiorno vate Landini! Parafrasando un capolavoro della cinematografia italiana potremmo sicuramente dire che, finalmente, anche il segretario della Cgil riprendendosi, ma non del tutto, dal suo torpore si sia reso conto che il mercato del lavoro è in crisi da più di 15 anni, grazie alle scellerate politiche economiche di una sinistra che ha sempre sostenuto. Peccato, però, che non si sia ancora ripreso del tutto da “un sonno della ragione” che lo ha portato discettare di una manovra economica su cui l’esecutivo deve ancora iniziare a scrivere. Lo fa, peraltro, senza avere l’onestà intellettuale di riconoscere in numerosi interventi che il Governo Meloni ha approvato per combattere lavoro nero e precariato e sostenere il potere d’acquisto delle famiglie italiane. A Landini, profeta mancato e forse anche un po’ bell’addormentato del mondo del lavoro, un consiglio non richiesto: torni a occuparsi della materia di sua competenza ricordando bene i fatti. Lo faccia solo dopo un accurato periodo di studio sui provvedimenti varati dal Governo Meloni per le categorie fragili, puntando tutto sull’occupazione, a partire dall’esonero del versamento dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro”. Così il senatore di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Finanze di Palazzo Madama, Giorgio Salvitti.