“Avere a che fare con questa distesa di acqua ci ha fatto abituare alla coesistenza ma ci ha impedito di capire come il mare può diventare risorsa economica di sistema, rappresentare un valore in più. Non ci voleva una scienza infusa per immaginare l’importanza del ministero del Mare e cercare la valorizzazione tra l’Italia e il Mediterraneo. Siamo cerniera tra il Nord e il Sud del mondo, il punto più prossimo dell’Europa al continente africano, che è ricchissimo e sarà la nuova Asia: ha risorse gigantesche, è stato depredato dal colonialismo che ha sfruttato la popolazione, bambini compresi. Il Mediterraneo è anche il punto di congiunzione tra N continenti come l’Asia e le Americhe. Ci vogliono intelligenza e geopolitica per valorizzare le ricchezze che abbiamo”
“Il ponte sullo Stretto – ha osservato Rampelli – costituisce la possibilità dell’Italia meridionale di essere agganciata all’Europa ricca e consentirà il passaggio dell’Alta velocità, il potenziamento della rete stradale, autostradale e ferroviaria della Sicilia e della Calabria. Non si è mai capito perché debbano ritenersi prioritariamente necessarie le infrastrutture secondarie o, al contrario, quelle primarie. Io credo sia impensabile fare il ponte senza intervenire sul resto. Il processo sarà simultaneo. Il sogno però è quello di poter portare i limoni siciliani dal mercato ortofrutticolo di Vittoria a Lione in 24 ore e da lì agganciare le dorsali per tutto il mercato euroasiatico”. Lo ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia intervistato da Nunzia De Girolamo nel corso del secondo summit nazionale sull’economia del mare Blue Forum’, in corso a Gaeta.
Mare, Rampelli (VpC-FdI): Il ministero del Mare perchè siamo cerniera tra Europa e Mediterraneo
Ponte sullo Stretto e infrastrutture secondarie sono un processo simultaneo.