Uno dei piani della Riforma fiscale, applicata dal Governo Meloni, riguarda l’abbassamento delle tasse per favorire la popolazione italiana, dandole anche la possibilità di crescere.
Ecco quanto precisato dal Viceministro dell’economia, Maurizio Leo, al Forum nazionale dei commercialisti ed esperti contabili, tenutosi nella giornata di ieri:” Nel momento in cui in un rapporto molto più trasparente e collaborativo con il mondo delle imprese e delle partite Iva, si alzeranno i redditi che dichiarano, è nostro fermo impegno dire che dobbiamo abbassare le aliquote. Lo abbiamo fatto nel 2024,lo si dovrà fare anche nel 2025. Tenendo conto anche che il meccanismo attuale a 3 aliquote penalizza le classi medie: quindi vogliamo abbassare la tassazione per le classi medie”.
Una minore pressione fiscale, aiuterà senz’altro la nostra economia: spesso alcuni sono convinti che l’abbassamento delle tasse favorisca ulteriormente gli evasori, sebbene il problema esuli dall’innalzamento ed abbassamento delle tassazioni.
Piuttosto, aiutare la popolazione a guadagnare di più, specialmente durante un periodo di ripresa, è fondamentale per mantenere stabili le occupazioni, favorendone l’incremento.
“Per gli anni prossimi sicuramente il nostro impegno sarà di riconfermare la riduzione delle aliquote”, ha aggiunto Maurizio Leo durante il summit, proiettando gli obiettivi dell’esecutivo non al solo presente, ma anche ad una prospettiva economica anteriore per l’Italia.
Già sette decreti legislativi da dicembre 2023 al gennaio 2024, sono stati approvati; Anche l’arrivo dei fondi stanziati con il PNRR, contribuiranno a facilitare le operazioni di semplificazione tassativa, concretizzando tutte le manovre che questo Governo sta applicando, per agevolare il guadagno degli Italiani.
Caro Giuseppe, ma soprattutto caro Maurizio Leo, ma sei lo stesso che ieri ha tuonato contro gli evasori, paragonati a terroristi?
Ti invito ad una maggiore calma e ponderazione.
Di terrorista – naturalmente in senso figurato – in questa materia c’è solo l’Agenzia delle Entrate.
Intanto le stime della presunta evasione: 100 miliardi! Dato che le entrate fiscali italiane assommano complessivamente a poco più di 400 miliardi, si tratterebbe di un buon 20-25% in più che il fisco vorrebbe incassare, cioè altrettanti soldi che gli italiani dovrebbero levarsi dalle tasche. Vuol dire una pressione fiscale non del 43% – una quota già enorme in un paese con un reddito pro capite notevolmente inferiore ad esempio a quello della Germania, che ha una simile incidenza fiscale, ma su redditi ben maggiori – ma del 55%.
Roba da unione sovietica.
E non mi si dica che dovrebbero, questi 100 miliardi, pagarli i ricchi. Stupidaggini. Si spara sempre nel mucchio. Non abbiamo così tanti ricchi, non raccontiamo frottole. Saranno pagati al solito da chi lavora.
Ma chi paga le tasse in Italia?
In Italia le tasse le pagano solamente le aziende e i lavoratori autonomi, e su questi ancora ricadrebbe l’accusa di terrorismo e la “caccia grossa” ai 100 miliardi di presunta evasione.
Mi immagino la levata di scudi: ma le tasse le pagano i lavoratori dipendenti!
Neanche un euro. Le tasse le pagano le aziende per poter assumere dipendenti. Cosa vuol dire – in italiano – “pagare”?
Vuol dire prendere dei propri soldi e darli a qualcun altro a seguito di una obbligazione.
Di chi sono i soldi che le aziende pagano al fisco? Delle aziende. Ma sono le ritenute ai dipendenti. Quali ritenute? se fossero soldi dei dipendenti, provate a darli ai dipendenti invece che al fisco. Vi arrestano, sono delle aziende e queste li devono dare al fisco per poter pagare un dipendente.
Tutti fanno finta di vedere i vestiti del Re, ma il Re è nudo.
Non parliamo poi dei dipendenti pubblici o dei pensionati INPS. Le tasse sono partite di giro, lo Stato dà e lo Stato prende.
E allora? E’ più terrorista l’azienda in perdita che non riesce a versare le tasse, magari perchè sceglie di pagare gli stipendi, o lo Stato che, ad esempio, carica i carburanti – anche per riscaldamento – bene essenziale alla sopravvivenza, di accise e IVA, pagate quindi anche dai poveri con pensione sociale o anche senza?
Lasciamo stare, Leo. Va bene, indaga sui ricconi che fanno i furbi, ma il terrorismo è un’altra cosa. E in ogni modo lascia perdere i 100 miliardi di entrate aggiuntive.
Ti lascio con un’ultima riflessione: se lo Stato riscuotesse 100 miliardi in più – Dio non voglia – farebbe 150 miliardi in più di spesa.
Voglio Milei anche in Italia.
Con affetto
Alessandro