In occasione della riunione degli Stati generali dei Commercialisti del 4 maggio, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta con un videomessaggio portando il suo contributo in questa importante occasione che vede riuniti i professionisti del nostro Paese.
Innanzitutto, il Presidente ha voluto ricordare tre professionisti del settore recentemente scomparsi e a cui sono state dedicate delle borse di studio, grazie alle quali verrà onorata la loro memoria e il loro lavoro.
È stato ribadito come “il mondo delle professioni è al centro dell’azione del Governo, in coerenza con quello che abbiamo sempre pensato e sostenuto”, per cui i commercialisti e i professionisti rappresentano degli interlocutori privilegiati e di conseguenza il loro lavoro deve ricevere il giusto riconoscimento.
“L’Italia è la Nazione con il più alto numero di professionisti in Europa e quello italiano è un modello sociale, economico e culturale che noi vogliamo sostenere e valorizzare”, perché, ha proseguito il premier, “con la loro competenza e con la loro deontologia, i professionisti si mettono al servizio dei cittadini, sono loro alleati, sono i ‘difensori’ degli italiani.” Un compito di certo non facile e che vede i professionisti impegnati ogni giorno a fornire il loro supporto a cittadini, imprese e famiglie, operando “al fianco dello Stato e per lo Stato”, e apportando in questo modo un “beneficio per tutta la collettività”.
Per questo motivo le ultime decisioni del Governo sono state indirizzate a questo settore, tanto da portare in Parlamento provvedimenti sulla malattia e sull’infortunio del professionista, e quello relativo all’equo compenso. Queste azioni hanno tutte un unico scopo, cioè quello di “restituire dignità e giustizia ai tanti professionisti ai quali sono state imposte per troppo tempo condizioni economicamente inique dai cosiddetti contraenti forti”.
Un obiettivo generale che si intende realizzare attraverso una serie di misure specifiche: riduzione del carico fiscale; premialità per chi produce e lavora di più con una tassa piatta agevolata sugli incrementi di salario; sostegno a chi investe e assume in Italia secondo il principio “più assumi, meno tasse paghi”. A tutto ciò si aggiunge la volontà di procedere alla scrittura di regole contabili chiare e certe “per liberare le migliori energie della nostra Nazione e rendere più attrattiva l’Italia a livello internazionale per chi vuole investire e produrre in Italia.”
È di certo un programma ambizioso, ma la cui realizzazione sarà possibile anche grazie al prezioso contributo dei professionisti, che hanno “tutte le competenze necessarie per aiutare il decisore politico”.
E quindi, lavorando insieme, per un nuovo Patto fiscale e per inaugurare una nuova era nei rapporti tra Fisco e contribuenti, e dunque tra Stato e cittadini, si potrà davvero rilanciare l’Italia e realizzare un sistema Paese in cui lo Stato e i professionisti collaborano fianco a fianco per il bene di questa Nazione.