Riuscire – con una sola vignetta – a essere volgari, sessisti e seminatori di odio senza nemmeno sfiorare la satira è un risultato che pone seri dubbi sulla lucidità mentale dalle parti del giornale di Travaglio.
Quello apparso oggi sul Fatto Quotidiano è un attacco a una cittadina italiana che non ricopre nessun incarico pubblico, avendo la sola colpa di fare Meloni di cognome, di chiamarsi Arianna e di essere la sorella del Presidente del Consiglio e moglie del Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare.
Tirare in ballo, così, una donna, con allusioni sessuali esplicite sbattute in pagina solo per colpire i suoi congiunti, è qualcosa che non possiamo definire satira. Non c’entra nulla la libertà di espressione quando si usano i mezzi di informazione contro i privati cittadini.
Una vignetta indegna che ha costretto Giorgia Meloni ad intervenire, ancora una volta, per difendere un suo familiare dagli attacchi di chi proprio non si rassegna all’idea che l’Italia oggi sia governata dal centrodestra e da una premier forte, decisa e competente come da plurime attestazioni internazionali.
Il silenzio assordante dei “buoni”
Un Presidente del Consiglio, forte del consenso degli italiani, della chiara indicazione ricevuta dalle urne alle elezioni politiche del 25 settembre 2022, ventiquattro ore su ventiquattro alle prese con dossier cruciali per la Nazione, che ogni giorno deve subire la canea mediatica dei mezzi di informazione al servizio delle sinistre. Polveroni alzati sul nulla, inchieste fantasmagoriche su una frase pronunciata da qualcuno, analisi fino allo sfinimento di qualsiasi termine utilizzato o abito indossato, ma ora il salto di qualità, se così si può dire. L’inquisizione dei parenti.
Ancora una volta restiamo in solerte attesa di un gesto di condanna da parte dei soliti moralisti, buonisti, femministe e leader del mondo benpensante.
Lo sconcertante vergognoso silenzio della Schlein, signora (??!) MOLTO BENESTANTE italo-svizzera emi-reimmigrata, conferma ancora una volta -se ce ne fosse stato bisogno!- l’odio viscerale e congenito di una gran parte della sinistra che non riesce a DIGERIRE la sonora batosta del 25 settembre ’22. Signora (??!) Schlein non continui a rodersi il fegato così per tutta la legislatura, si faccia una bella scorta di AMARO DEL CAPO: prima o poi riuscirà a digerire l’ AMARO rospo di un CAPO di Governo che, pur vera donna, dimostra di avere le palle!.