Migranti, Meloni: “Preferisco soluzioni strutturali a risultati immediati ma effimeri”

I risultati stanno arrivando. Lo confermano i dati sugli sbarchi, in costante calo dallo scorso autunno, e lo conferma anche Giorgia Meloni, intervistata ieri sera a Fuori dal coro su Rete4. “Ho detto che a risultati immediati ma effimeri, preferivo risultati strutturali anche se nel breve termine avrei dovuto pagare un prezzo anche in termini magari di consenso”: così la premier ha risposto a Mario Giordano, riprendendo sue parole pronunciate nei mesi scorsi. La questione migratoria ha dovuto attendere diversi mesi per intravedere primi effetti positivi delle politiche governative: i primi mesi del 2023 sono stati complicati in termini di sbarchi, complice una forte instabilità internazionale, specialmente nelle aree dell’Africa mediterranea e sub-sahariana. Il calo degli sbarchi si è registrato da fine settembre, quando l’accordo siglato con la Tunisia ha iniziato effettivamente a funzionare. Meloni, dunque, ha rivendicato il calo dei flussi, che ha riguardato proprio la rotta del Mediterraneo centrale, che collega appunto Tunisi alle coste italiane. Questo anche grazie al cambio di rotta comunitario che ha permesso all’Unione europea, sotto la spinta del governo Meloni, di spostare l’attenzione dalla mera ridistribuzione dei migranti al contrasto, a monte, dei flussi.


Ma si può fare di più. Bisogna superare, secondo Meloni, quei pregiudizi ideologici che hanno bloccato per lungo tempo, ad esempio, l’applicazione del decreto Cutro, a causa di una “magistratura politicizzata”. O ancora in fatto di sicurezza: il governo ha già assunto nuovi agenti, ha stanziato i fondi per il rinnovo dei loro contratti, porta avanti la battaglia sulle “stazioni sicure” e ha rilasciato il pacchetto sicurezza, che tratta delle tante battaglie combattute da Fratelli d’Italia: lotta ai borseggiatori, all’accattonaggio dei minori, alle truffe agli anziani. Le norme contenute nel pacchetto, tuttavia, aspettano ancora l’approvazione delle Camere, su cui Meloni ha incitato i parlamentari ad affrettarsi. Nel pacchetto è inoltre inserita una nuova formula che permette alle forze di Polizia di sgomberare, in determinate condizioni, un immobile occupato prima ancora della convalida del giudice. Anche su questo, Meloni ha ricordato l’impegno del governo, che ha già provveduto alla sgombero di cento stabili e di mille alloggi popolari occupati. Il Presidente del Consiglio ha poi ribadito l’attenzione del governo sulla questione salute, ricordando che nel 2023 il fondo sanità ha raggiunto il suo massimo storico. È stato incentrato soprattutto sul rinnovo dei contratti, al fine di combattere la carenza di personale, e sull’abbattimento delle liste d’attesa. “Non devono sentirsi abbandonate”, poi, le vittime degli effetti avversi dei vaccini, su cui la Commissione d’inchiesta sul Covid indagherà: “Lo Stato deve assumersi le sue responsabilità” ha detto la premier.

Le parole finali sono state spese per rivolgere un messaggio agli elettori: “Non deludere i cittadini è la mia unica motivazione. Continuo a fare tutto quello che posso fare perché le persone che hanno riposto le loro speranze in me, possano dire ‘non ho sbagliato’. Vorrei essere giudicata alla fine di questo percorso perché non mi piacciono le soluzioni che sembrano delle soluzioni ma non lo sono. Una cosa è certa: gli italiani non dovranno mai chiedermi di fare un passo indietro. E quando non dovessi avere il loro consenso, sarò ben contenta di farmi da parte”.

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