Nello scenario apocalittico che stanno vivendo i cristiani in Nigeria, dove gli integralisti islamici di Boko Haram seminano distruzione da oltre dieci anni e le istituzioni non riescono a reagire, arrivano i primi bagliori di speranza.
La voce pacifica della protesta
Domenica primo marzo centinaia di persone hanno preso parte alla marcia di protesta contro i sequestri a scopo di estorsione e i massacri commessi dai terroristi di Boko Haram e dai pastori Fulani in diverse parti della Nigeria.
A guidare la protesta è stato Mons. Augustine Akubueze, Arcivescovo di Benin City e Presidente della Conferenza Episcopale della Nigeria (CBCN), il quale ha dichiarato: “Protestiamo contro le brutali uccisioni di nigeriani innocenti da parte di Boko Haram e di gruppi di pastori armati che invadono con la violenza le terre delle popolazioni dedite all’agricoltura. Abbiamo intrapreso una protesta pacifica per conto di oltre 50 milioni di cattolici e oltre 100 milioni di cristiani in Nigeria”.
La risposta dei terroristi islamici non è tardata ad arrivare. Il sacerdote P. David Echioda, proprio mentre nella capitale si svolgeva la marcia pacifica di protesta, è stato fermato per strada da un gruppo di persone armate che lo hanno rapito. P. Echioda era di ritorno dalla abituale messa domenicale.
Questo rapimento è solo l’ultimo di una lunga serie di rapimenti di sacerdoti e laici avvenuti in Nigeria
Mons. Akubueze, alla fine della protesta pacifica nella capitale, ha fatto un appello alla comunità internazionale: “i massacri di massa, i rapimenti di bambini in età scolare, di viaggiatori, la devastazione di abitazioni private, di luoghi sacri come chiese, moschee e seminari. I numerosi attacchi e la perdita di tante vite sono ora considerati normali. Il nostro governo sembra completamente insensibile alla difficile situazione dei nigeriani; un governo che ignora totalmente le grida di chi l’ha eletto è pronto per un clamoroso fallimento. Non importa quale partito sia al potere”.
La speranza
Poche ore fa è stata resa ufficiale la liberazione di p. Echioda, il sacerdote rapito domenica primo marzo. Con un messaggio della diocesi nigeriana di Otukpo, nello Stato di Benue, si comunica: “Siamo stati informati che p. David Echioda è stato rilasciato dai suoi rapitori. Grazie per le vostre preghiere e il vostro sostegno durante questo periodo di prova”.