#NoFatturaElettronica, Fratelli d’Italia in piazza con Giorgia Meloni: dalla parte di chi produce

La piazza di fronte al Palazzo di Montecitorio alle 11 era già piena di militanti, professionisti, artigiani e imprenditori mobilitati per dire No alla Fatturazione Elettronica. Gli organizzatori di Fratelli d’Italia hanno dato spazio agli interventi dei parlamentari e dei rappresentanti di categoria fino all’arrivo di Giorgia Meloni.

La leader di Fratelli d’Italia ha fatto un intervento accorato perchè “… qui c’è un mondo che non chiede il reddito di cittadinanza, che chiede la libertà di lavorare e di produrre. E noi siamo a fianco di quel mondo contro uno Stato che fa di tutto contro chi vorrebbe lavorare, perché l’obbligo della fatturazione elettronica è solo un altro modo da parte dello Stato italiano per fare cassa sulla pelle di chi produce”.

“Il Governo – ha proseguito- conta di recuperare 2 miliardi” con la fatturazione elettronica “per pagare i provvedimenti della manovra”, tra cui il reddito di cittadinanza. “Non ha alcun senso. L’unico modo per abolire la povertà è creare lavoro”

In piazza intanto, oltre ai vessilli di Fdi, sventolano tricolori e bandiere di movimenti come Riva Destra e Il popolo delle Partite Iva. La Meloni continua: “non ha senso far chiudere migliaia di imprese e costruire nuovi disoccupati per poi mantenerli con i soldi dei contribuenti”. Secondo la leader di Fdi “l’obbligo della fatturazione elettronica è in tema su cui c’è un’enorme sensibilità da parte del mondo produttivo ed è la ragione per la quale Fratelli d’Italia ha sposato questa battaglia: siamo al fianco degli artigiani, dei commercianti, delle imprese, delle partite Iva, di un mondo che chiede semplicemente di poter lavorare e di produrre , che non chiede sussidi di stato, che non chiede reddito di cittadinanza”.

I rischi per la Privacy. Dall’intervento della Presidente di FDI è emerso anche che la fatturazione elettronica “peggiora la situazione” anche sul fronte della difesa della privacy “non solo per le imprese ma – sottolinea – per l’intero sistema produttivo italiano, perché la maggior parte delle imprese si rivolgerà a delle software house, multinazionali della raccolta dei dati. E’ normale che queste multinazionali conoscano vita morte e miracoli del sistema produttivo italiano, delle sue imprese e di tutto quello che ci tiene a galla che ci rende forti? Io dico che non è normale e dico che un governo autenticamente sovranista, il rischio di mettere i dati del nostro sistema produttivo in balia dei nostri competitori esteri non lo correrebbe”.

Ora la palla passa di nuovo al Governo che al momento non sembrerebbe assolutamente intenzionato a discutere nemmeno di un rinvio e dell’esenzione fino a 10mila euro che Fratelli d’Italia propone da quando è iniziata la mobilitazione.

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