È scoppiato un nuovo caso su Avs, quello del portaborse della Salis. Al secolo Mattia Tombolini, il nuovo collaboratore scelto dall’europarlamentare, pupillo del duo Bonelli-Fratoianni, che ha regalato loro un nuovo grattacapo, sempre più difficile da risolvere. Perché non bastavanoi guai giudiziari della maestra, accusata di aver aggredito dei militanti di estrema destra assieme a delle squadre, a quanto pare, esperte, e di possedere un manganello che lei dichiara di usare solo in caso di legittima difesa. Perché non bastava neppure la denuncia di Arera riguardo il mega-arretrato della Salis di circa 90mila euro per aver occupato un alloggio popolare. Non bastavano i suoi continui sproloqui a favore di chi, come lei, ha occupato e occupa immobili abusivamente, non bastava la mitica vicenda di Soumahoro, che ci faceva la predica sugli stessi migranti che però la sua famiglia acquisita tratta malissimo nelle cooperative di proprietà. E non sono bastate neppure le candidature di pro-Hamas e docenti che inneggiavano alla violenza contro nazisti e poliziotti: ora Avs aggiunge alla lunga collezione di figuracce anche questa di Tombolini, questa volta – va detto – per sua indiretta responsabilità, ma per colpa della sua Ilaria Salis.
Fine della spavalderia
Ma in tutto questo caso scoperto da Libero ormai quasi una settimana fa, due sono i fatti da registrare, e che aumentano la percezione della figuraccia, l’ennesima, fatta dall’accozzaglia verde e neo-comunista: il nuovo portaborse Tombolini ha reso privato il proprio profilo Facebook, quello su cui comparivano le sue frasi di odio verso Giorgia Meloni, il video del suo fantoccio in fiamme e il suo richiamo alla Banda Bellini. Tombolini era tanto sicuro di sé da condividere l’articolo di Libero che l’aveva incastrato scrivendo: “Ma ho anche dei difetti”. Ma ora, invece, quella spavalderia ha dovuto fare più di un passo indietro. Il secondo dato è la totale mancanza di dichiarazioni da parte di Bonelli e di Fratoianni, e anche della Salis. In totale silenzio hanno osservato questa ennesima oltraggiosa offesa alle Istituzioni partita da quello che, senza troppe forzature, può essere definito uno dei loro, un compagno che si è unito alla squadra di un’altra compagna. “La mela non cade lontano dall’albero”, ha infatti commentato Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati: “Non stupisce che la Salis, candidata al Parlamento europeo per sottrarla alla carcerazione, abbia scelto un collaboratore in linea col suo modo di agire. Vogliamo sperare che Bonelli e Fratoianni chiedano a Tombolini di dimettersi dall’incarico o, in subordine, alla loro protetta di revocarglielo. Ma Bonelli e Fratoianni, che già avrebbero dovuto dire chiaramente ciò che hanno farfugliato confusamente dopo il caso Soumahoro, non hanno da dire nulla di questo clamoroso e riprovevole caso?”. No, nulla da dire. Solo un generico e impaurito “non lo conosco” di Bonelli rilasciato all’Adnkronos. Dov’era il verde quando la sua Salis nominava i suoi portaborse?
La reazione delle forze dell’ordine
Il caso di Tombolini ha portato anche alla reazione dei rappresentanti delle forze dell’ordine, sempre più presi di mira da chi le Istituzioni dovrebbe rappresentarle. “Quello che abbiamo visto circolare sui social – ha dichiarato Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp – è vergognoso, ma ciò che rende questi fatti ancora più gravi è che a pubblicare le immagini sia stato un collaboratore di Ilaria Salis. Chi lavora nelle Istituzioni – ha continuato – ha il dovere anche morale di mantenere un comportamento rispettoso e responsabile, e le azioni di Tombolini, che travalicano ogni senso di critica e attacco politico, sono inaccettabili. Chiediamo – ha detto ancora – che la condanna venga espressa anche dagli esponenti del partito della Salis: Tombolini dovrebbe espulso immediatamente, le sue azioni non fanno altro che alimentare il clima di odio, specialmente verso le forze dell’ordine e le Istituzioni, che è già forte nel nostro Paese e può portare – ha concluso – a conseguenze drammatiche”.
Adesso fanno tutti finta di niente tanto il danno, facendo eleggere la Salis, l’hanno fatto. Chiaro a tutti come il sole che adesso non sanno più gestire “la signora” e fanno a scaricabarile. Spero tanto in una revoca dell’immunità, anche se il percorso è lungo e impervio.