Nuove logiche e sistemi avanzati di mobilità per Roma

La più grande scommessa del nuovo Governo cittadino: connettere il centro di Roma nelle aree più periferiche, sviluppare infrastrutture “intelligenti” attraverso un alto livello di tecnologia high-tech, IoT e sistemi di trasporto veloci, incentivando l’utilizzo di applicazioni per integrare le diverse forme di trasporto.

Ciò significa garantire una sistema di mobilità che preveda infomobilità diffusa ed ICT su tutta la rete trasportistica della città, pubblica e privata. Pianificare e programmare sevizi di trasporto che seguano i concetti basilari della teoria dei sistemi di trasporto: sistema a rete, “ring” e coordinamento degli orari tra le diverse modalità di trasporto. Attestamenti, fermate e percorsi in ambito urbano differenziati dai servizi sub ed extraurbani.

Roma merita di meglio

L’obiettivo è facilitare gli spostamenti degli utenti del trasporto pubblico (che ricordiamo essere stimati proprio da ATAC in un miliardo di passeggeri/anno), valorizzare il sistema dei parcheggi scambiatori al di fuori del centro urbano, agevolando l’utilizzo della modalità di trasporto collettivo per i percorsi prettamente urbani. Le nuove logiche di mobilità si devono basare su effettive considerazioni di razionalizzazione dei percorsi di penetrazione dei servizi extraurbani in ambito urbano (centro storico e mure aureliane).

Roma, come già premesso, non merita lo stato in cui versa.

Roma riteniamo che sia la tela su cui poter realizzare un dipinto, un’immagine inedita del sistema dei trasporti, di cui vantarsi ed esserne fieri in tutti i tavoli istituzionali. Per questo motivo occorre avviare, sin da subito, un’interlocuzione serrata e costante con il Governo Nazionale e Ferrovie dello Stato affinché si possano trovare le risorse necessarie alla realizzazione degli interventi di mobilità ferroviaria in corrispondenza del “nodo” strategico di Roma. La chiusura dell’anello Nord, l’interscambio di modalità ferro/metro con la linea C nella stazione di Pigneto (nodo di scambio strategico e principale polo della mobilità capitolina secondo l’attuale progetto di Roma Capitale), il potenziamento e l’estensione dei servizi ferroviari regionali del Lazio sulle direttrici con origine Roma Tiburtina e l’applicazione degli interventi a supporto degli aeroporti di Ciampino e Fiumicino sono soltanto alcuni degli interventi che prevediamo monitorare attraverso specifici “tavoli inter istituzionali”.

Sharing economy

Perché è ferma convinzione che l’attuazione e la realizzazione di questi interventi possono favorire la mobilità sostenibile e tendere verso una corretta transizione ecologica.
Innestare nuove politiche di mobilità attraverso l‘applicazione della «sharing economy», nuove formule di servizio nel settore del Trasporto Pubblico Locale attraverso la condivisione dei mezzi (privati e pubblici) a supporto del TPL per «pro – muovere» un target di domanda difficilmente trasportabile con i servizi tradizionali.

Facciamo espressamente riferimento al sistema taxi, componente fondamentale di un sistema di TPL che necessita, come già evidenziato, di interventi strutturali in quanto l’emergenza della pandemia da Covid-19 ci ha posto davanti ad una nuova dimensione della domanda di mobilità.

Ciò ha messo in campo una diversa scelta di progettazione dei servizi pubblici in funzione delle specifiche esigenze di mobilità, esigenze che si sono modificate sensibilmente ed in modo “irreversibile”. Emerge quindi la necessità di “prevedere” un modello che fornisca a Roma Capitale indirizzi per un servizio pubblico capace di cogliere la complessità e l’articolazione dei diversi fenomeni nella città. Per cui occorre definire forme di trasporto pubblico complementari a quelle tradizionali e improntate sulla logica della flessibilità nella scelta dei percorsi, nella sequenza delle fermate, nei tempi (orari e frequenze), nella dimensione della domanda di mobilità.

Il “sistema taxi” insieme al TPL tradizionale

L’integrazione del “sistema taxi” con il TPL tradizionale è la chiave di volta del nuovo sistema trasporti a Roma, finalizzato al soddisfacimento dei servizi complementari dedicati ad un utenza debole e/o fragile.

Lo sharing è lo strumento principe della mobilità sostenibile. Ma nello stesso modo occorre definire un protocollo di intesa tra gli operatori che operano nella sharing mobility ed il “sistema taxi”. Sharing significa anche condividere stalli provvisori e corridoi della mobilità, in accordo con la Prefettura, per poter effettuare il servizio in occasione di eventi e/o manifestazioni sportive, culturali, ecc, in cui si prevede il blocco alla circolazione.

Il “sistema taxi” è stato per troppo tempo abbandonato al suo destino. Su questo punto occorre con forza contrastare l’abusivismo presso le principali Stazioni Ferroviarie e Aeroportuali nonché presso i punti di particolare attrazione turistica attraverso l’istituzione di presidi fissi di polizia di Roma Capitale presso gli aeroporti di Fiumicino e di Ciampino e la stazione Termini.

La tecnologia, infine, oggi aiuta nell’implementazione del numero unico di chiamata 06.06.0, che può avvenire attraverso l’utilizzo dei fondi ad esso destinati in modo da renderlo gratuito agli operatori, così da prevedere un’adeguata pubblicizzazione presso l’utenza attraverso i canali istituzionali di Roma Capitale, presso i PIT e le principali Stazioni ed aeroporti.

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Marco Foti
Marco Foti
Marco Carmine Foti Dirigente Nazionale Dipartimento Trasporti Fratelli d’Italia

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