L’ex presidente americano Donald Trump, sta impegnando tutte le sue forze in un secondo mandato alla Casa Bianca e questo sembra risultare troppo scomodo per i suoi odiatori seriali: già il 14 luglio 2024 era stato ferito ad un orecchio durante una sua convention, mentre ieri 15 settembre, si sarebbero verificati degli spari vicino al suo campo da golf situato a Palm Beach in Florida. Lo vogliono morto a tutti i costi, ma lui continua a resistere e sembra che ancora una volta si trovi sulla cresta dell’onda, pronto a combattere contro la viltà di chi non vuole accettare un pensiero diverso dal proprio. In un messaggio inviato per email e pubblicato da The Hill, il Tycoon ha dichiarato: ”Ci sono stati degli spari nelle mie vicinanze, ma prima che le voci inizino a circolare fuori controllo, voglio che voi ascoltiate prima questo: sono salvo e sto bene!” la nota prosegue con: ”Niente mi frenerà. Non mi arrenderò mai! Vi amerò sempre per il vostro supporto”. E’ ben chiaro che con lui gli elettori repubblicani si sentano finalmente compresi e partecipi della vita politica, un punto di forza non indifferente per chiunque stia cercando di fare il proprio dovere – usufruendo tra l’altro di un diritto – provando a cambiare le sorti degli USA. Altre conferme sono arrivate dal suo responsabile delle comunicazioni, Steven Cheung:”Il Presidente è salvo dopo gli spari nelle sue vicinanze” e infine “Non ci sono dettagli per il momento. L’FBI ha descritto la vicenda come un tentativo per assassinare Donald J. Trump: invece che gestire la pubblica sicurezza, la Presidenza Biden, sta continuando ad ignorare totalmente l’importanza di questo punto e delle sue promesse. L’ultimo dibattito l’ha visto impegnato non soltanto contro Kamala Harris, poiché i due moderatori avrebbero deciso di intervenire nella conversazione nonostante dovessero definirsi imparziali. Tutte fandonie, le preoccupazioni della Candidata dem non servono a nulla: da un lato il gioco sporco non fa che influenzare positivamente la base elettorale repubblicana a non cambiare il programma di voto. Dall’altra, tutti questi mezzucci delatori nei confronti di DT sono un pericolo per la sua incolumità. La sinistra iniziasse a comprendere il significato di fair-play , se l’intenzione è davvero quella di vincere le elezioni dignitosamente.
Il profilo dell’attentatore
L’attentatore è il 58enne Ryan Wesley Routh, fermato successivamente dallo sceriffo della contea locale. stando a quanto emerso, sembra che costui non fosse momentaneamente in possesso di armi e le sue emozioni non sembravano trasparire più di tanto. Uno psicopatico come tanti, ma in questo caso pericoloso come pochi. Sembra che l’aspirante Killer sui social avesse più volte postato alcune informazioni sulla guerra in Ucraina, tentando di coinvolgere le persone reclutandole in direzione di Kiev. Un folle senza precedenti il cui unico scopo dovrebbe essere quello di alimentare ancor di più un conflitto che è già piuttosto faticoso da gestire. L’usanza degli imbecilli vorrebbe i guerrafondai a destra e i salvatori del mondo a sinistra, ma la storia non sembra intenzionata a volerli accontentare in questi voli pindarici. Qualcuno in America crede nella figura di Trump specialmente per le sue intenzioni diplomatiche, improntate verso la fine della guerra in Europa ed il ritorno ad una quiete momentaneamente difficile da ottenere.
Le conseguenze dell’attacco mirato al Tycoon
La vigente amministrazione, dovrebbe almeno spiegare come sia stato possibile che una dinamica simile a quella verificatasi a luglio, sia riuscita a ripetersi in breve tempo. Non esistono scuse valide: il punto non è tanto fermare l’attentatore, quanto prevenire e stroncare sul nascere queste vicende potenzialmente catastrofiche. Non serviranno proposte di cambiamento, questo è l’ennesimo risultato di un Governo composto principalmente di buoni a nulla. Staremo a vedere se i consensi di Harris continueranno a crescere oppure se i suoi sondaggi riusciranno ad invertire la marcia fino a precipitare. Nel frattempo, sembra ironicamente che qualche entità divina o chi per lei, abbia deciso da che parte stare.