Onorificenze. Urzì (FdI), parole Quirinale rendono onore a vittime Foibe

“La memoria del cruento maresciallo Tito quindi non potrà fregiarsi di titoli onorifici della Repubblica italiana e non si può che esprimerne soddisfazione. Sul sito del Quirinale, infatti, si legge che ‘le onorificenze (dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, ndr) sono legate alla esistenza in vita dell’insignito e decadono con la sua morte’. Quanto comunicato dal Quirinale, dunque, interpreta perfettamente lo spirito e le volontà espresse dalle diverse proposte di legge che intervenivano sulla materia della revoca ed in particolare quelle a prima firma dei deputati Rizzetto e Rampelli di Fratelli d’Italia che citavano espressamente il dittatore jugoslavo Tito, la cui figura è indissolubilmente associata alla pulizia etnica attuata ai danni della comunità italiana in Istria, Fiume e Dalmazia. La decadenza della onorificenza assegnata al Maresciallo Tito, e la piena consapevolezza di ció, rende onore alla memoria dolorosa del popolo italiano ed a quella delle vittime di foibe e persecuzioni”. Lo dichiara il capogruppo di FDI in Commissione Affari Costituzionali della camera Alessandro Urzì.

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