Parigi 2024, dove gli atleti diventano comparse e si perde l’essenza dello sport

“Complimenti a tutti gli atleti italiani che hanno preso parte ai Giochi Olimpici di Parigi. 12 medaglie d’oro, 13 d’argento, 15 di bronzo e tanti altri azzurri che per pochissimo non sono saliti sul podio, ma che hanno lottato fino all’ultimo. Grazie per aver incarnato al meglio lo spirito olimpico, per averci fatto sognare e per aver portato in alto i colori dell’Italia nel mondo. Siamo orgogliosi di voi!”, lo scrive il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sui suoi social. 

A Parigi è stata l’Italia dei record, 40 medaglie in 20 sport diversi, di cui 12 d’oro (mai così tanti), 36 giorni consecutivi con un alloro al collo, imprese storiche come la vittoria della pallavolo femminile, l’oro nella ginnastica artistica di Alice d’Amato, il primo posto nel doppio femminile di tennis con Errani e Paolini e molte altre che meriterebbero di essere celebrate. Ecco cosa dovrebbero essere le Olimpiadi: l’esaltazione dello sport e degli atleti in particolare, quegli atleti che gettano il cuore oltre l’ostacolo per conquistare una medaglia e regalarla al proprio Paese. 

Le Olimpiadi delle polemiche

Tuttavia, queste sono state le Olimpiadi delle polemiche, gli atleti non sono stati il centro di tutto ma sono passati in secondo piano, controfigure in un film in cui avrebbero dovuto essere i protagonisti indiscussi, superati dalle derive woke, dall’ideologia gender e dalla cattiva organizzazione. I registi di questo film tragicomico sono il presidente della Repubblica francese Macron e il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Bach. L’arrogante Macron che decide di spendere più di un miliardo per “ripulire” la Senna così da poter permettere agli atleti di gareggiarci con tanto di foto dove egli stesso si fa una nuotata… tutto ok, si è buttato il novello Re Sole, il fiume è balneabile. Peccato che ai primi controlli si scopra che non è adatta, è un rischio per gli atleti gareggiare in queste acque putride, ma gli atleti non sono i protagonisti di questa Olimpiade, spesi troppo soldi, in un modo o nell’altro la Senna si deve usare. Dopo le prime gare i nuotatori escono dall’acqua vomitando, vanno in ospedale perché hanno preso l’escherichia coli, dichiarano di non aver mai visto cose del genere. Ma la figuraccia per la Francia è appena iniziata, dopo qualche giorno arrivano lamentele sul villaggio olimpico: cibo scadente, letti duri in cui è impossibile dormire e la ciliegina sulla torta, in nome dell’ambientalismo sfrenato non c’è l’aria condizionata, spreco inutile secondo gli organizzatori. Gli atleti si trovano costretti a vivere per due settimane nel caldo parigino in condizioni al limite ma poco importa, non sono loro i protagonisti, bisogna far vedere che la Francia è green. 

Il co-regista di questi strani Giochi è il presidente del Cio, Thomas Bach, ex medaglia nella scherma che evidentemente si è dimenticato cosa vuol dire essere un olimpionico. Secondo lui non c’è un “sistema scientificamente solido” per distinguere uomini e donne, allora spazio all’ideologia gender, gli atleti intersex possono combattere contro le donne. Non importa quanto sia rischioso per le pugili combattere contro atleti chi ha i cromosomi maschili, l’importante è essere inclusivi. Khelif e Lin Yu-Ting vinceranno entrambe l’oro nella boxe nelle rispettive categorie, al Comitato Olimpico non interessa che la gara sia falsata, non interessa che le stesse vincitrici siano considerate uomini dalla federazione internazionale di boxe e perciò non possano partecipare ai mondiali, queste sono le Olimpiadi dell’inclusione a tutti i costi, anche a discapito delle stesse donne che si ritrovano a vedere vanificati anni di sacrifici in nome dell’ideologia lgbt. 

Tutto iniziò con la cerimonia d’apertura di Parigi 2024, in cui la deriva woke inscenò una rivisitazione dell’Ultima Cena di Leonardo interpretata da drag queen, schiaffo alla cristianità avvenuto nel cuore dell’Europa, dichiarazione d’intenti rispetto a ciò che si prospettava nelle settimane successive.

Ricorderemo a lungo queste Olimpiadi, non per le gesta degli atleti ma per le polemiche, con buona pace degli antichi greci che inventarono i Giochi per esaltare lo sport e con buona pace di De Coubertin che inventò i Giochi moderni per esaltare le gesta di uomini e donne straordinari che si allenano tutta la vita per raggiungere il sogno della manifestazione olimpica. Ma tutto questo a Macron e Bach non interessa…

Alessandro Guidolin
Alessandro Guidolin
Classe 1997, piemontese trapiantato a Roma. Laureato in giurisprudenza, appassionato di politica e comunicazione. “Crederci sempre arrendersi mai”

1 commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Leggi anche

Articoli correlati