Parlamentari FdI su vertenza Glencore: Costo energia sempre più giù e decine di migliaia di mln di euro pubblici già erogati. Subito ripresa linee produttive a Portoscuso e San Gavino

Glencore non lasci per strada i lavoratori e le professionalità dirette e dell’intero indotto che in questi anni hanno consentito alla multinazionale di affermarsi come eccellenza dell’industria italiana.

È questo l’accorato appello che i Parlamentari di Fratelli d’Italia Antonella Zedda, Giovanni Satta, Salvatore Deidda, Gianni Lampis, Francesco Mura e Barbara Polo rivolgono alla proprietà dei siti industriali di Portoscuso e San Gavino Monreale dopo due giorni di intense interlocuzioni tra la stessa Glencore e il MIMIT. Il Governo Meloni, nelle persone del Ministro Adolfo Urso e della Sottosegretaria Fausta Bergamotto, ha acclarato come lo Stato Italiano, dal 2019 sino ad oggi, abbia elargito risorse pubbliche per oltre 130 milioni di euro a favore della Portovesme srl, quindi di Glencore, ed è per questo motivo che oggi più che mai sarebbe inaccettabile e fuori dalla ragione ribadire il fermo delle linee produttive nei due impianti della Sardegna.

Se da una parte il costo dell’energia continua a scendere e non può essere più il motivo dello stop agli impianti, registriamo positivamente come il Governo Meloni abbia garantito tutto il supporto necessario alle fasi di riconversione industriale, in termini procedurali e amministrativi, con tutti gli strumenti di supporto e di agevolazione agli investimenti previsti dalle normative vigenti.

Nelle more dell’ insediamento del Gruppo di lavoro presso il Mimit entro il prossimo 20 aprile che dovrà valutare il progetto definitivo di riconversione industriale in cui non potrà essere accettata la perdita di neanche un posto di lavoro, ribadiamo l’urgenza della ripresa produttiva dei siti industriali della Sardegna di proprietà della Glencore per i quali tutte le istituzioni coinvolte hanno dimostrato ampiamente quanto già messo in campo in questi anni e quanto ancora, nel perimetro della legalità e della legittima garanzia sociale necessaria, saranno ancora impegnate a garantire.

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