Pd e M5S non sanno fare opposizione, ma si punzecchiano a colpi di botta e risposta mediatica

I due maggiori partiti dell’opposizione, Pd e M5S, arrivano ai ferri corti e si scontrano non solo sui temi su cui dovrebbero trovare un minimo accordo per poter realmente fare opposizione e avere una minima chance di successo alle prossime Europee, ma infieriscono colpo su colpo rinnegando dichiarazioni di soli pochi mesi fa, portando ad una rottura che si prospettava già da tempo.

E così, se a gennaio Elly Schlein dichiarava che era “irresponsabile non provare” una alleanza tra dem e pentastellati, ora il Pd viaggia in solitaria impegnandosi “nell’opposizione al governo più a destra della storia repubblicana” (sebbene questa fantomatica opposizione sia stata data per dispersa da tempo ormai).

Anche sul fronte Cinque Stelle Beppe Grillo non si risparmia: “Non ho giudizi (su Elly Schlein ndr). L’ho sentita, è una persona colta, poi non mi lascia un granché di strascico”. Una totale inversione di rotta rispetto alle lodi tessute meno di sei mesi fa. “Va benissimo!”, aveva esclamato, benedicendo la neo eletta segretaria, quasi consacrandola a sua erede, al punto di dichiarare: “Tutte le nostre idee (del M5S, ndr) devono andare avanti con altri nomi”.

Insomma, uno spettacolo di incoerenza plateale, che acquista ancora maggiore rilievo se si riporta alla mente la famosa manifestazione contro la precarietà del lavoro in cui l’altro Beppe (Conte) e la Schlein andavano a braccetto guardandosi con occhi languidi, come a siglare quel tanto sospirato sodalizio tra i due partiti all’opposizione.

E invece oggi scelgono di scagliarsi l’uno contro l’altro, battendo in particolare sul tema migranti. Giuseppe Conte, ospite di Porta a Porta, dichiara che un’alleanza strutturale con il Pd non è possibile perché ci sono “punti di diverbio, di dissenso”, in quanto “noi siamo per la ‘terza via’ sull’immigrazione, mentre il Pd è per l’accoglienza indiscriminata. Non è possibile”. Un attacco frontale a cui ribatte a stretto giro, in diretta tv da Bianca Berlinguer, Elly Schlein: “Conte non ha letto le proposte del Pd sull’immigrazione. Aspettiamo le sue”. Qualche giorno dopo, in Transatlantico, come riportato da Repubblica, continua a ribattere: “Accoglienza indiscriminata? È la stessa propaganda della destra, di Meloni e Salvini, le stesse parole”.

Dunque eccoci qui, ad assistere a questo duello in cui non si risparmiano colpi bassi e che, a dirla tutta, non è un gran bel vedere. Tanto più se si considera che in un Paese come il nostro, in un momento storico come quello che stiamo vivendo ora, dovrebbe esistere un’opposizione in grado di portare critiche costruttive e progetti concreti, invece che pensare alle scaramucce per il mantenimento dello status conquistato.

Il tempo dell’estate militante è finito. Quello del reddito di cittadinanza, pure. In breve, il vento è cambiato, sì, ma grazie ad un nuovo Governo di centrodestra che fa gli interessi della Nazione. Ciò che invece non sembra avere fine è il duello Pd-M5S, che continua puntata dopo puntata, facendo invidia anche alla più longeva delle telenovele.

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