Pnrr e Zes unica al Sud, gli ottimi risultati del 2024 e gli obiettivi del 2025

Giornata ricca di impegni, quella di oggi, lunedì 23 dicembre. Anche e soprattutto in prossimità del Natale, il governo continua a macinare risultati. Con un post su Facebook, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha accolto l’arrivo della sesta rata del Pnrr da parte della Commissione europea, dal valore pari a 8,7 miliardi di euro. “Un risultato positivo – ha commentato la premier – che permetterà all’Italia di investire in molti settori strategici intensificando la produzione in attività in cui questo Esecutivo ha creduto fin dal suo insediamento. L’erogazione di oggi è frutto di un intenso lavoro, svolto in sinergia anche con la Commissione europea, che ci spinge a proseguire in questa direzione per il benessere della Nazione e dei cittadini. Avanti così!”. Ma c’è anche tanto altro: oggi si terrà l’ultimo Consiglio dei ministri prima di Natale, la cabina di regia della Zona economica speciale unica per il Mezzogiorno e la riunione per capire la strategia da applicare per superare gli ostacoli riguardanti il protocollo tra Italia e Albania. È quasi fine anno, ed è tempo di bilanci. Se sull’immigrazione il cambio di passo è stato evidente già sul finire dello scorso anno con il calo degli sbarchi che continua a protrarsi fino a oggi, i risultati per il Sud sono arrivati soprattutto durante il 2024, con una marcata accelerazione da quando è entrata in vigore la Zes unica per il Meridione. Piccoli e grandi miracoli, penserà chi non è troppo ideologicamente precluso dal riconoscere certi risultati. Ma in realtà si tratta di obiettivi raggiunti tramite una strategia chiara, che il governo ha messo in campo fin dal suo insediamento.

Nel 2024, i miliardi di euro di investimenti contabilizzati sono stati 7, di cui 2,5 mediante il meccanismo del credito d’imposta. Le autorizzazioni concesse sono 415, 300 soltanto da agosto, e i numeri potrebbero anche continuare a salire da qui a fine anno, grazie alle procedure molto veloci e semplici di ricezione dei fondi. E il governo continua a credere, e tanto, nel Mezzogiorno: oltre ad aver riconfermato le misure di sgravi fiscali per chi assume a tempo indeterminato al Sud, l’esecutivo ha alzato i fondi riservati al credito d’imposta, nell’ambito della Zes unica, per chi vuole nelle otto Regioni coinvolte. Attraverso la legge di Bilancio, le risorse passeranno da 1,5 miliardi a 2,2 miliardi di euro. E ancora milioni di euro arrivati grazie al Pnrr e già spesi in cantieri per dei miglioramenti alle infrastrutture stradali e ferroviarie. Così il Sud è diventato la locomotiva d’Italia. Festeggia Raoul Russo, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione sullo svantaggio dell’insularità: “Il bilancio della Zes (Zona economica speciale) unica Sud è straordinario: ammontano, infatti, a 6.885 i soggetti che hanno ottenuto il credito d’imposta durante il 2024 per un totale di 7 miliardi di euro. Straordinarie anche le tempistiche, con tempi di rilascio per le autorizzazioni mediamente poco superiori a un mese. Le polemiche che avevano accompagnato l’avvio di questa misura sono state spazzate via dai risultati ottenuti, con il Meridione che torna a essere locomotiva d’Italia. Uno dei grandi successi del Governo Meloni è aver ripristinato l’equità territoriale nonché la consapevolezza che il rilancio industriale parte dal Sud, elementi indispensabili per la crescita dell’intero sistema Paese”. Ora la delega al Sud, con il passaggio di Raffaele Fitto in commissione europea, spetta a Giorgia Meloni. Sarà probabilmente una delle sue tante sfide per il 2025.

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