Polemica della sinistra sulla cittadinanza, ma quando era al governo affondò lo Ius soli

Sulla scia delle Olimpiadi appena concluse la sinistra torna ad invocare la legge sulla cittadinanza, quello Ius soli che la concede a chiunque nasca in Italia. Conte e Schlein attaccano il centrodestra accusandolo di razzismo ma la verità è che a non volere lo Ius soli fu proprio Conte. Nel 2017 furono i Cinquestelle ad affondare la legge in Senato facendo mancare il numero legale per l’approvazione, dopo che era già passata alla Camera. Nel 2019 fu la volta del governo giallorosso, quale occasione migliore per diventare i paladini dell’integrazione, eppure l’allora premier Giuseppe Conte troncò immediatamente la proposta: “Lo Ius soli apre la prospettiva di concedere la cittadinanza anche in base al fatto di nascere sul territorio italiano. Un criterio che di per sè non vale molto, perché è ovvio che nascere sul territorio può essere anche una mera occasione geografica”. Anche con il governo Draghi il Movimento Cinque Stelle si rifiutò di accodarsi al Pd sui criteri per la concessione della cittadinanza italiana. 

Ora però la sinistra è all’opposizione, ecco l’occasione per tentare di racimolare qualche consenso e cercare di scardinare le certezze della maggioranza, la proposta di Conte si chiama Ius scholae, ovvero concedere la cittadinanza a figli di immigrati dopo aver completato un ciclo di studi. Pd e 5stelle non hanno mai trovato la quadra, i primi favorevoli allo Ius soli: “Per noi – scrive Schlein – chi nasce o cresce in Italia è italiana o italiano e continueremo a batterci per cambiare la legge”, i secondi favorevoli allo Ius scholae. Tuttavia, c’è da creare il campolargo, su qualcosa bisogna essere d’accordo, da qui l’assist di Conte a Schlein: “La soluzione voluta dal Pd e da altri partiti di sinistra non gode del necessario consenso parlamentare ma sarebbe irragionevole per questi partiti rifiutare la soluzione meno radicale, ma più equilibrata dello Ius scholae”. Per la serie piuttosto che niente meglio piuttosto. 

Sinistra subito smascherata

Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, smaschera le opposizioni: “La posizione del centrosinistra è strumentale e lo chiarisce il fatto che dicano di essere per lo Ius soli, ma poi portano avanti lo Ius scholae perché sperano possa essere approvato. Mi sembra un modo di ragionare un po’ garibaldino. La legge sulla cittadinanza non è nella nostra agenda né rientra tra le priorità del programma. Se è un’emergenza come le opposizioni dicono, perché non sono intervenute quando erano al governo?”. E aggiunge:“Vorrei ricordare che in termini di concessioni della cittadinanza l’Italia è al primo posto nell’Unione Europea: nel 2022 ben 213.700 persone hanno acquisito la cittadinanza italiana, di queste il 37% sono comprese tra zero e 19 anni”.

In Italia non sembra esserci un problema così urgente per quanto riguarda l’integrazione, la sinistra semplicemente tenta di trovare un punto in comune per creare un’opposizione credibile, cosa che finora non è riuscita. La teoria del campolargo nella pratica si rivela, ancora una volta, un buco nell’acqua, utile solo per cercare di tornare al potere.   

Alessandro Guidolin
Alessandro Guidolin
Classe 1997, piemontese trapiantato a Roma. Laureato in giurisprudenza, appassionato di politica e comunicazione. “Crederci sempre arrendersi mai”

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