Ramy, gli scontri dividono la politica. Meloni: “Ignobile caos”, Schlein attacca la destra

Le manifestazioni per Ramy, il ragazzo ucciso durante la fuga dai carabinieri per non essersi fermato ad un posto di blocco, sono degenerati e in diverse città d’Italia hanno portato a scontri tra manifestanti e polizia. Assalto ai commissariati, lancio di oggetti e bombe carta hanno causato più di 20 feriti tra le forze dell’ordine di Torino, Milano, Bologna e Roma. Il dato si fa ancora più preoccupante se pensiamo che nel 2024 gli agenti feriti sono stati 273. Ormai le manifestazioni, che siano favore della Palestina, di Ramy, contro la guerra, scioperi, diventano il pretesto per scatenare la violenza nelle piazze e sono sempre le forze di polizia a rimetterci, ostaggio di centri sociali e anarchici che fanno il bello e il cattivo tempo durante i cortei organizzati. Tuttavia la politica è sempre più divisa sull’argomento, mentre il centrodestra è compatto nell’esprimere solidarietà alle divise, la sinistra fa spallucce.

FdI: “Tutela per gli agenti”

La prima a condannare gli episodi è il presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui social: “Tra bombe carta, fumogeni e aggressioni, ieri sera a Roma abbiamo assistito all’ennesimo, ignobile episodio di disordine e caos ad opera dei soliti facinorosi scesi in piazza non per manifestare per una causa, bensì per puro spirito vendicativo. Non si può utilizzare una tragedia per legittimare la violenza. Alle Forze dellOrdine va la nostra solidarietà, insieme agli auguri di pronta guarigione agli agenti feriti. Siamo dalla vostra parte”. Durissimo il presidente del Senato, Ignazio La Russa: “Nessuna tolleranza contro i delinquenti”. Dello stesso avviso Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato: “Come al solito i ben noti gruppettari dei centri sociali approfittano di circostanze tragiche per dare sfogo al proprio odio contro chi tutela l’ordine pubblico, senza avere reali motivazioni, effettuando anche un attacco antisemita alla sinagoga di Bologna, che qualifica ulteriormente l’ideologia criminale alla base delle loro azioni. Ai carabinieri e poliziotti feriti giunga la piena solidarietà di Fratelli d’Italia: continueremo a lavorare in Parlamento per assicurare loro la massima tutela rispetto agli atti di questi teppisti, a partire dal ddl Sicurezza che è in Commissione al Senato e che questi atti spingono ad approvare tempestivamente”. É Galeazzo Bignami, capogruppo FdI alla Camera, a tirare in ballo la sinistra: “Confido che tutti i leader politici manifestino la propria distanza da questi comportamenti che troppo spesso hanno trovato atteggiamenti conniventi da alcune forze politiche di sinistra”.

La sinistra svia

Dal leader 5 Stelle Giuseppe Conte silenzio sulla vicenda, così come da Ilaria Salis che aveva elogiato il metodo della protesta per far salire alla ribalta il caso Ramy. Dopo una giornata di silenzio parla Elly Schlein che, invece di prendersela con i facinorosi, attacca la destra: “Tutta la solidarietà del Pd che condanna sempre ogni atto violento. La destra la smetta di fare politica su queste violenze e sostenga invece i sindaci nel contrastarle, gli stessi cui chiedono di garantire sicurezza proprio mentre tagliano miliardi agli enti locali”. La segretaria dem viene prontamente smontata dal sottosegretario Andrea Delmastro (FdI) sui social: “Aggressioni alle forze dell’ordine e città messe a ferro e fuoco dai soliti teppisti di estrema sinistra. Eppure, per Elly, la colpa è della destra! Siamo solo a gennaio e ha già conquistato il titolo di faccia di bronzo 2025”.

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Alessandro Guidolin
Alessandro Guidolin
Classe 1997, piemontese trapiantato a Roma. Laureato in giurisprudenza, appassionato di politica e comunicazione. “Crederci sempre arrendersi mai”

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