Reddito di cittadinanza anche ai ROM. Furiosa la Meloni

Che il reddito di cittadinanza tanto voluto da Luigi Di Maio e i 5 stelle per non dare troppo spazio a Salvini e mantenere il proprio bacino di voti, piaccia a pochi, è ormai evidente. A parte chi si è illuso di vedere un bel giorno arrivare a casa un assegno da 780 € senza colpo ferire né particolari problemi, e che adesso dovrà svegliarsi dal bel sogno perché tutto sommato le promesse grilline non sono poi così scontate, la cittadinanza attiva, quella che tutte le mattine si alza e va a lavorare magari per due soldi, non ha gradito.
Certo, ci sarà anche chi ha pensato di licenziarsi, arraffare il famoso reddito di cittadinanza e magari lavorare in nero col placet del datore di lavoro che va così a risparmiare una montagna di contributi, ma le minacce “sanguinolente” (sei anni di carcere), per gli eventuali furbetti, forse faranno desistere i più. Almeno, quelli che non vivono in certe drammatiche enclavi tutte italiane dove la legge non si sa nemmeno cosa sia. O comunque se ne ha un’idea piuttosto blanda e personale. I campi rom, per fare un esempio.
Se aveste la pazza idea e il coraggio di avventurarvi in uno dei grandi campi rom per esempio alla periferia di Roma, durante i mesi invernali, nelle ore del mattino quelle destinate alla scuola, trovereste un mucchio di ragazzini a girovagare lì intorno senza che nessuno si occupi di domandarne conto alle famiglie: perché non sono a scuola questi ragazzini? E gli altri, quelli che gironzolano in zona Termini, al seguito di presunte “mamme” e chiedono la carità o, meglio ancora, borseggiano i turisti? Chi si occupa di far rispettare la legge in questi casi? La domanda sembra addirittura surreale se si pensa che c’è stato anche un giudice che ha mandato assolto un padre che portava ad elemosinare un bimbetto di meno di 10 anni con la motivazione “che quell’atteggiamento lì è parte integrale della loro cultura”. Già, siamo arrivati anche alla “cultura dello sfruttamento dei minori” in Italia.
Ma lasciamo perdere chi potrà o non potrà barare facilmente sul reddito di cittadinanza, perché questo provvedimento grillino è in generale pura follia. Come ha detto giustamente Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “Dai campi rom già festeggiano per il reddito di cittadinanza. Lavoratori in nero e altri che “arrotondano” in modi diversi, presto riceveranno 780 euro al mese pagati da tutti noi. E magari un poliziotto o un carabiniere, o un vigile del fuoco, che tutti i giorni rischia la vita per la comunità, guadagna 1200€ al mese! E’ una vergogna assoluta!” La Meloni ha anche aggiunto: “Non ci importa che Bruxelles respinga la manovra perché c’è lo sforamento al 2,4%, ma molto ci interessa come verrà impiegato questo ulteriore indebitamento della Nazione. Se è per regalare soldi ai furbi, a chi non ha mai lavorato e vive di espedienti, allora non va bene per niente”.

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RK Montanari
RK Montanarihttps://www.lavocedelpatriota.it
Viaggiatrice instancabile, appassionata di fantasy, innamorata della sua Italia.

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