“Come contribuente Rai pretendo inchieste e approfondimenti e non strutturate campagne di informazione e sciacallaggio ad personam, capaci di penetrare vita privata e affetti, secondo tesi preconfezionate senza alcun interesse pubblico perché chiaramente ispirate a logiche di contrapposizione politica e non informazione. Per questo esprimo tutta la mia solidarietà personale ad Antonella Giuli, professionista apprezzata da chiunque la conosca, per la sua etica e la capacità di svolgere con assoluta integrità i ruoli che nel tempo ha avuto, compreso quello attuale che l’ha portata ad essere oggetto di stima da parte di esponenti di maggioranza e opposizione. Spiace che per trasmissioni scandalistiche pagate con il canone Antonella Giuli possa essere considerata un bersaglio solo perché sorella di un ministro. Bisognerà cominciare a porsi delle domande”.
Lo ha dichiarato l’On. Alessandro Urzì, capogruppo di FdI in Commissione affari costituzionali della Camera.