Un lungo processo di ripresa in atto, ad otto anni dal terribile terremoto che colpì Amatrice. Una rinascita, orientata verso non solo la ricostruzione degli edifici ma alla restituzione del patrimonio sociale e culturale di un popolo che ha il diritto di rialzarsi. Il Governo Meloni rispetto ai precedenti, si è mostrato fin da subito attento ai bisogni di Amatrice, con risposte concrete ed interventi efficaci dopo anni di profonda indifferenza. Un cambio di rotta, partendo dal restauro della Torre Civica, simbolo del centro storico reatino. I lavori ora proseguono a passo spedito, come ha anche detto il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ieri in visita istituzionale ad Amatrice, accompagnato dall’assessore regionale alla Ricostruzione Manuela Rinaldi e dal sindaco Giorgio Cortellesi.
‘’Nel 2024 c’è stata finalmente un’accelerazione importante grazie alla quale è partito il super cantiere. Questo è un segnale significativo per una comunità che ha sofferto così tanto. La Regione Lazio sta lavorando al fianco dell’amministrazione comunale e del Commissario Castelli e oggi stiamo raccogliendo i frutti di un anno di lavoro. Un ringraziamento particolare va all’assessore Manuela Rinaldi che, dal nostro insediamento, si sta quotidianamente dedicando con la massima cura e passione alla ricostruzione. Quella di Amatrice è una comunità che deve tornare a vivere e avere la sua dignità. Ringrazio la straordinaria resilienza degli amatriciani, perché il tempo trascorso ha rischiato di aggravare la situazione.’’, così si è espresso Rocca, facendo il punto della situazione sui lavori compiuti finora e sulla pianificazione della prossima fase di ricostruzione.
Durante la giornata il Presidente Rocca ha visitato il Museo di Amatrice, che conserva le opere salvate dal terremoto e ha effettuato un sopralluogo dei cantieri situati nella zona rossa.
“Un grande lavoro di squadra“, ha detto l’On Paolo Trancassini, anche lui presente ad Amatrice, ‘’ Un’occasione per fare il punto sulla Ricostruzione del centro storico, ripartita dopo anni di immobilismo e ritardi. Ringrazio il Governo Meloni, il Commissario Castelli, il Sottosegretario Albano, la Regione Lazio e tutte le Istituzioni coinvolte per essere riuscito ad imprimere un cambio di passo e un’accelerazione nella Ricostruzione.’’
Interventi concreti e vicinanza dalle Istituzioni
L’ultima mossa del Governo Meloni, è stata quella di sbloccare più fondi per la ricostruzione di Amatrice. Ammonta a 11,3 milioni di euro infatti, il contributo per la ricostruzione della chiesa di San Francesco nel Comune di Amatrice (Rieti), uno dei simboli del terremoto del 2016. La decisione della Cabina di Coordinamento sisma, che tra gli interventi ha introdotto anche la manutenzione straordinaria della Caserma ex Scuola corpo Forestale e la manutenzione straordinaria Caserma Carabinieri di Cittaducale, sempre in provincia di Rieti. Un contributo che arriva a 5,7 milioni di euro.
Fondamentale accellerare il processo di ricostruzione, restituendo ai cittadini, finalmente, il loro patrimonio storico e culturale, devastato da quella tremenda notte del 2016.
Il cantiere è stato consegnato il 10 agosto, i lavori sono iniziati con la catalogazione delle pietre già numerate, il trasporto al deposito e l’installazione di gru e recinzione. La fase successiva, da cronoprogramma, riguarda lo scavo di fondazione per l’alloggiamento dei dissipatori di energia. Anche i lavori per la ex chiesa di San Giovanni continuano dal 15 luglio, con una rimozione con catalogazione al 70%. Stesse modalità utilizzate anche per la messa in sicurezza dell’ex convento di San Francesco. Per la chiesa dell’Immacolata i lavori sono in corso con il puntellamento delle volte.
In corso anche i lavori per la chiesa del Suffragio. E ancora le reti di urbanizzazione ordinarie, insieme alla realizzazione dell’intero settore a sud di corso Umberto, al 70% di avanzamento.
Un percorso di rinascita totale, sociale ed economica che coinvolge tutte le Istituzioni e che Amatrice merita. Una sfida enorme ancora in corso, ed un obbligo morale nei confronti di un popolo che rappresenta il cuore dell’Italia.
Finalmente!