In queste ore, la Presidente del CNSU ha reso note ai Consiglieri Nazionali degli Studenti Universitari le mozioni proposte in discussione per la prossima seduta del 17 e 18 luglio. Tra queste, campeggia una mozione presentata da PDS, UDU, LINK, ADI e Confederazione degli Studenti-Unilab- Svoltastudenti che, facendo riferimento a un’inchiesta giornalistica, viola i più basilari principi posti a fondamento della democrazia e della libertà d’espressione.
Tale mozione si porrebbe l’obiettivo di dare al CNSU il potere di richiedere lo scioglimento di movimenti giovanili e di rilasciare patenti di agibilità politica per coloro i quali vogliano fare sindacato studentesco, sulla base dell’adesione a un sistema di valori deciso a colpi di maggioranza, calato poi in clausole ostative alle candidature per gli organi accademici o per l’iscrizione agli albi delle associazioni universitarie. Con l’approvazione di tale mozione, la sinistra universitaria vorrebbe obbligare chi è stato democraticamente eletto a prendere posizione su fatti di cronaca che non hanno alcun legame con l’attività e la missione del CNSU: dalla libertà d’espressione, siamo passati alla teorizzazione dell’”obbligo” di espressione, in quello che i centri sociali vorrebbero trasformare in un moderno tribunale del popolo per giovani brigatisti. A tal proposito, auspichiamo anche un intervento della Ministra dell’Università, On. Anna Maria Bernini, al fine di ricordare il raggio di azione dell’Organo e le più basilari regole della Repubblica, democratica e liberale, a chi oggi rappresenta il CNSU.
Azione Universitaria, da sempre, opera e agisce nel solco del rispetto della Repubblica, della Costituzione e della Legge, improntando il proprio agire alla cultura del dialogo e del confronto con tutti, con la positività e l’entusiasmo tipici di una delle prime generazioni del terzo millennio che, senza alcun tentennamento, rifugge – con assoluta determinazione – l’affiorare di sentimenti retrivi ormai consegnati alla Storia.
Azione Universitaria non ha alcuna contraddizione da dover giustificare in quanto, già internamente (oltre che in maniera esplicita anche in questa sede), non lascia alcun conto in sospeso con accuse artatamente rivolte da chi, ad esempio, non prende le distanze dai convegni filo-Hamas dei Giovani Democratici milanesi (visti i noti legami con i sottoscrittori della mozione) o dal “Professore” Raimo che incita alla violenza contro i cosiddetti “fascisti”, pur sempre individuati e condannati dal tribunale del popolo del loro gotha intellettuale.
Al riguardo, riteniamo fondamentale ribadire che il perimetro di agibilità politica all’interno di un sistema democratico debba essere delimitato solo con gli strumenti propri della Legge e della Giustizia. Per tale ragione, non abbiamo mai aderito né mai aderiremo ad auto-proclamati tribunali del popolo, asseritamente dotati del potere di censurare in base ad elementi aleatori la condotta di chicchessia.
Ci dichiariamo pronti – sin da subito – ad unirci a un coro unanime che possa esprimere l’adesione delle Organizzazioni presenti in CNSU alla Risoluzione 2019/2819(RSP) del Parlamento Europeo: contro ogni totalitarismo – nazismo, comunismo e fascismo – e contro ogni forma di antisemitismo dilagante, anche alla luce della ferita riaperta dal conflitto israelo-palestinese.
Siamo certi che questo comunicato possa rappresentare uno stimolo utile per le anime più moderate di questa sciagurata maggioranza in CNSU, al fine di sgomberare il campo da ogni cono d’ombra e restituire all’opinione pubblica, in maniera costruttiva e condivisa, la faccia più pulita della nostra Generazione.