“Giuseppe Conte, primo firmatario della proposta sul salario minimo, si è degnato solo oggi di venire in commissione per illustrare il provvedimento trasformando il dibattito in un comizio contro il Governo. Il già “avvocato del popolo”, oggi dispensa giudizi e soluzioni, eppure nei suoi mandati da Premier di salario minimo non ne ha mai parlato. È sempre più evidente come la premiata ditta Conte – Schlein, che litiga su tutto, punta solo ad accaparrarsi un minimo di visibilità su un tema che divide mondo produttivo e sindacale. Al posto di condannare a colpi di DPCM intere aziende alla chiusura, di non aiutare le imprese a pagare la cassa integrazione ai lavoratori, e di vantarsi di aver abolito la povertà, l’ex Presidente Conte, avrebbe avuto tutto il tempo per approvare il salario minimo eppure non lo ha fatto. Ascoltare in Commissione il due volte Premier Conte provocare il Presidente di Commissione Walter Rizzetto citando alcuni suoi tweet non solo qualifica il livello della proposta, ma fa emergere il nervosismo di chi non vuole farsi rubare la scena dal Partito Democratico”. Così in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Andrea Volpi, membro della commissione Lavoro Pubblico e Privato alla Camera.