“In Italia le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte con il 44% dei decessi, la prima causa di ricovero ospedaliero e la seconda causa di Daly. Sono dati impattanti sulla spesa farmaceutica in Italia. Dal rapporto Osmed 2021 risulta che la spesa complessiva pro capite per i farmaci dell’apparato cardiovascolare è pari a 54,92 euro, in aumento del 2,2% rispetto all’anno precedente. Questo crea un impatto economico estremamente rilevante, con costi sanitari diretti stimati in circa 16 miliardi di euro, a cui si aggiungono oltre 5 miliardi di euro di costi indiretti, tra costi sociali e costi legati alla perdita di produttività. È un tema che è in assoluto tra le prime sfide sanitarie per l’Italia che va intensificato anche alla luce delle tante differenze che purtroppo oggi esistono, a livello nazionale e persino all’interno delle singole regioni, nell’accesso alle cure e, in generale, alla prevenzione cardiovascolare. Con una mia risoluzione portata oggi in commissione Affari Sociali, di cui sono componente, ho voluto fare luce sulla necessità di migliorare la formazione e l’informazione dei pazienti e dei loro familiari sugli stili di vita corretti e sui fattori di rischio correlati a queste patologie: è importante ricordare, infatti, come il rischio cardiovascolare sia reversibile e la riduzione dei livelli dei fattori di rischio porti a una riduzione degli eventi e della gravità degli stessi. L’attuale momento storico, alla luce della revisione dell’assistenza territoriale e delle risorse europee del Piano nazionale di ripresa e resilienza, prevede investimenti sulle reti di prossimità, telemedicina, ricerca e digitalizzazione del Ssn. Ho proposto oggi che entro l’anno sia attivato un tavolo di lavoro per l’elaborazione di un Piano nazionale per le malattie cardio, cerebro e vascolari, che si ponga, in continuità e coerenza con il Piano nazionale della prevenzione, il Piano nazionale della cronicità e con i lavori dell’Alleanza per le malattie cardio-cerebrovascolari”. Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia e componente della commissione Affari Sociali, Francesco Ciancitto.