“92 in tutto il territorio nazionale, 17 in Sicilia dei quali 3, lo Sciascia di Sant’Agata, il Vittorio Emanuele III di Patti e il Sant’Ignazio di Messina, solo nella provincia peloritana. Il Liceo del Made in Italy, nonostante i tempi ristretti per avviare l’iter di autorizzazione, convince i dirigenti scolastici e riscuote consensi per la sua offerta formativa moderna e al passo con le sfide del mercato globale. Una grande soddisfazione per me, come rappresentante delle istituzioni e come donna di partito, Fratelli d’Italia ha infatti sempre creduto nel progetto, ma anche e soprattutto come donna di scuola. L’avvio del Liceo del Made in Italy così come l’avvio della sperimentazione della filiera formativa tecnologico-professionale, con il suo 4+2, provvedimento del quale sono relatrice, costituisce un primo e concreto passo verso una scuola moderna e al passo coi tempi. Una scuola di cui evidentemente si sentiva il bisogno se si pensa che solo in Sicilia sono stati ammessi alla sperimentazione 26 corsi in 21 istituti tecnici e professionali, la maggior parte dei quali, 8, nella provincia di Messina (IIS “G. Minutoli”- Messina -i tre corsi Chimica, materiali e biotecnologie artistiche e ambientali – Costruzioni, ambiente e territorio – Turismo nella sezione “Quasimodo”, l’ITET “G. Tomasi di Lampedusa” – Sant’Agata di Militello, l’Istituto Isa Conti Eller Vainicher Lipari, l’Itt-lssa Copernico e l’ITET Fermi Barcellona P.G. – , l’Istituto Statale F.P. “Merendino” di Capo d’Orlando). Segue Catania con 5, 4 Siracusa, 4 Caltanissetta, 2 Agrigento, 1 rispettivamente a Trapani, Enna e Ragusa”.
Lo dichiara la Senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo, componente della commissione Cultura e Istruzione del Senato e viceresponsabile del dipartimento istruzione del partito.