Scuola. Drago (FdI): didattica in sicurezza non è soltanto elenco di fondi. Da governo visioni contrastanti

“Il ministro Bianchi parla in occasione dell’inizio dell’anno scolastico di una didattica in sicurezza senza però chiarire in cosa consista tutto ciò. Non basta, infatti, fare un’elencazione di fondi per garantire che l’anno scolastico parta in sicurezza. E manca anche da parte di questo governo chiarezza su quale sia la visione della scuola del futuro, della scuola post Covid-19. Anzi in questi giorni si stanno offrendo visioni contrastanti. Basterebbe riflettere sul fatto che ci troveremo classi in cui ci saranno alunni vaccinati che potranno fare a meno dell’utilizzo delle mascherine, e classi di non vaccinati (immuni?) a cui sarà imposto l’obbligo di indossarle. Scelte divisive che rischiano nei prossimi anni e già a breve di mettere alunni contro alunni, famiglie contro famiglie e insegnanti contro insegnanti. Insomma, questo Governo deve aver chiara la responsabilità che si sta assumendo e che avrà serie ripercussioni nelle giovani generazioni”.

Lo ha detto la senatrice di Fratelli d’Italia, Tiziana Drago, nel corso dell’audizione del ministro Bianchi.

“E la pandemia ha semplicemente messo in risalto ed acuito quelli che già erano i problemi della scuola. Pensiamo alla Dad, su cui si è tanto parlato e il cui limite è ravvisabile nell’utilizzo che se ne fa e non semplicemente nello strumento che va integrato con la didattica tradizionale. Infatti, ha mostrato l’inadeguatezza sul piano della autoformazione degli insegnanti, nonostante i fondi stanziati. E pure sulle piattaforme utilizzate e poco sicure, sia sul piano della gestione che della tutela dei dati, il governo dovrebbe offrire delle soluzioni. Penso a piattaforme specializzate i cui dati rimangano in gestione al ministero stesso. Un odg è già stato accolto dal governo precedente. Alcuni operatori della Polizia postale avrebbero sollevato il tema e spetta al governo, anche su questo punto, esprimere una visione chiara che prima di tutto garantisca la sicurezza dei dati, quindi degli alunni in primis, oltre alla funzionalità del servizio stesso”, conclude la senatrice Drago.

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