Se questi sono democratici io sono Elly Schlein

Se non fosse drammatico, ci sarebbe da scompisciarsi dalle risate. Avete presente Hillary Clinton? Sì, quella che già nel 2016 definì i repubblicani prima «terroristi» e poi «deplorabili», quella che rubò la nomination democratica a Bernie Sanders (vedi alla voce Podesta Emails), quella che durante il suo mandato da Segretario di Stato dell’Amministrazione Obama fu artefice di autentici capolavori: dalla creazione dell’ISIS alle Primavere arabe, fino alla tragedia di Bengasi. 

Poi l’Emailgate, lo scandalo che mise a rischio la sicurezza nazionale, venuto fuori perché il marito della sua assistente, Huma Abedin (oggi compagna di Alex Soros, NdR) il democratico Anthony Weiner, aveva accesso a tutte le sue email. Weiner, per inciso, fu condannato a 21 mesi per aver inviato foto oscene ad alcune minorenni. 

Ancora non ve la ricordate? Vi do un altro aiutino: Hillary Clinton è quella del Russiagate, la più grande fake news della storia moderna utilizzata prima per definire «illegittima» la vittoria di Trump e poi per tentare di farlo cadere. L’indagine finì in nulla, ma democratici e media mainstream la cavalcarono per anni con l’obiettivo di travisare sistematicamente Donald Trump. 

Ora avete capito di chi parlo? Benissimo. Pensate che l’altra notte, poche ore dopo il secondo attentato subito da Donald Trump nel giro di due mesi, anziché esprimere la propria solidarietà all’ex presidente, costei è andata in televisione ad affermare che a suo avviso gli americani che diffondono «disinformazione» dovrebbero essere «arrestati» perché serve «un deterrente». 

Come ormai sappiamo, tutto ciò che non coincide perfettamente con il pensiero di democratici e media mainstream è da considerarsi «disinformazione», uno schema preciso di cui abbiamo già parlato su La Voce del Patriota fondato sulla censura di qualsiasi opinione difforme dal pensiero unico.

Ma non basta, perché Hillary ha dato ulteriore sfoggio del suo senso di democrazia affermando che non capisce perché «sia così difficile per la stampa avere una narrazione coerente su quanto sia pericoloso Trump, il grande giornalista Harry Evans una volta ha detto che i giornalisti dovrebbero cercare di raggiungere l’obiettività», specificando che «in questo caso è Donald Trump. La sua demagogia, il suo pericolo per il nostro Paese e per il mondo». 

Lo ha detto davvero, giuro!

Capite perché all’inizio dicevo che ci sarebbe da riderci sopra? Per Hillary Rodham Clinton non è sufficiente che oltre il 90% dei media mainstream si sia ridotto a fabbricare e diffondere fake news per tentare di delegittimare Donald Trump, devono fare di più. Devono fare di più anche giudici e Forze dell’Ordine, che dovrebbero cominciare a sbattere in galera chiunque osi diffondere la propria opinione. A questo proposito ricordo che Donald Trump è ancora in piedi dopo due attentati, quattro arresti e 92 capi d’accusa, un attacco indegno di qualsiasi “paese civile” figuriamoci per quella che conoscevamo come la più grande democrazia occidentale, che oggi si è ridotta a silenziare con la forza gli oppositori politici. 

Steve Bannon, l’ex capo stratega di Trump alla Casa Bianca e fondatore del network Real America’s Voice è attualmente detenuto per non essersi presentato alla commissione sul 6 gennaio, un reato mai perseguito prima. Che vergogna!

A questo punto, visto che parlano tanto di “clima d’odio”, vi ripropongo una raccolta di dichiarazioni rilasciate dai “democratici” nei mesi precedenti i tentativi di assassinio di Donald Trump:

Kamala Harris:

  • “Trump è una minaccia per la nostra democrazia e le libertà fondamentali.”
  • “Sta a noi riconoscere la minaccia che Trump rappresenta.”
  • “Uno di noi deve uscirne vivo? Ah ah ah ah!”

Joe Biden:

  • “È ora di mettere Trump nel mirino.”
  • “Lo dico col cuore: Trump è una minaccia per questa nazione.”
  • “C’è una minaccia esistenziale: è Donald Trump.”
  • “Trump è una vera minaccia per questa nazione… È letteralmente una minaccia per tutto ciò che l’America rappresenta.”
  • “Trump e i Repubblicani MAGA sono una minaccia per l’anima stessa di questo paese.”
  • “Trump e i Repubblicani MAGA rappresentano un estremismo che minaccia le fondamenta stesse della nostra repubblica.”

Tim Walz:

  • “I Repubblicani sono una minaccia per la democrazia? Sì… Metteranno a rischio la vita delle persone? Sì.”

Gwen Walz:

  • “Arrivederci, Donald Trump.”

Nancy Pelosi:

  • “Trump è una minaccia per la nostra democrazia come non abbiamo mai visto.”

Jasmine Crockett:

  • “Il MAGA in generale — sono minacce per noi a livello domestico.”

Dan Goldman:

  • “È distruttivo per la nostra democrazia e… deve essere eliminato.”
  • “Trump rimane la più grande minaccia per la nostra democrazia.”

Altri esponenti Democratici:

  • TJ Ducklo: “Trump è una minaccia esistenziale e urgente per la nostra democrazia.”
  • Liz Cheney: “Trump rappresenta una minaccia fondamentale per la repubblica e lo vediamo quotidianamente.”
  • Steve Cohen: “Trump è un nemico degli Stati Uniti.”
  • Maxine Waters: “Preparano una guerra civile contro di noi?” / “Voglio sapere di tutte quelle organizzazioni di destra a cui Trump è collegato che si stanno addestrando da qualche parte sulle colline.”
  • Debbie Wasserman Schultz: Trump è una “minaccia esistenziale per la nostra democrazia.”
  • Adam Schiff: Trump è la “più grave minaccia per la nostra democrazia.”
  • Gregory Meeks: “Trump non può diventare di nuovo presidente. È una minaccia esistenziale per la democrazia.”
  • Jake Auchincloss, Abigail Spanberger, Annie Kuster, Becca Balint, Jason Crow, Raul Grijalva, Michael Bennet, Stacey Plaskett, Steven Horsford, Gabe Vasquez, Mike Levin, Eric Sorensen, Greg Landsman, Pat Ryan: Vari commenti su Trump come minaccia per la democrazia.
  • Rick Wilson, The Lincoln Project: “Dovranno comunque uscire e piantare una pallottola su Donald Trump.”
  • Kate Bedingfield: I Democratici dovrebbero “concentrare il loro fuoco su Donald Trump.”

Commenti dei Democratici e dei media dopo l’ultimo tentativo di assassinio:

  • Hakeem Jeffries: “Dobbiamo fermare Trump.”
  • Rachel Vindman: “Nessun orecchio è stata danneggiato. Continuate con la vostra domenica pomeriggio.”
  • Mikie Sherrill: “Questo sembra davvero essere la confluenza di due cose molto brutte che stanno accadendo nel Partito Repubblicano.”
  • Steven Woodrow: “L’ultima cosa di cui l’America aveva bisogno era simpatia per il diavolo, ma eccoci qui.”
  • Media (NBC, MSNBC, The Washington Post, The Atlantic, ecc.): Vari commenti sul tentativo di assassinio e sulla retorica di Trump e dei suoi sostenitori.

Se questi sono democratici io sono Elly Schlein.

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Alessandro Nardone
Alessandro Nardone
Consulente di marketing digitale, docente alla IATH Academy, è autore di 9 libri. È stato inviato di Vanity Fair alle elezioni USA dopo aver fatto il giro del mondo come Alex Anderson, il candidato fake alle presidenziali americane del 2016.

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