Sicurezza, Meloni: 1,5 miliardi per Forze dell’Ordine e Difesa

In tutto sono previsti 1,5 miliardi interamente destinati al comparto sicurezza e difesa. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nell'incontro a Palazzo Chigi fra il governo e le organizzazioni sindacali e le rappresentanze del personale di Forze Armate, Forze di Polizia e Vigili del Fuoco. 

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Palazzo Chigi le organizzazioni sindacali e le rappresentanze del personale delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco in vista dell’esame in Consiglio dei ministri dei provvedimenti in materia di sicurezza, difesa e soccorso pubblico. 

Dei 5 miliardi stanziati in manovra per la contrattazione collettiva nazionale del settore pubblico, “in base ai calcoli del Mef, tenendo conto della massa salariale e delle retribuzioni medie, e in base anche alle nostre priorità, non meno di 1,4 miliardi saranno destinati a Forze di polizia e Forze armate e altri 100 milioni ai Vigili del fuoco. Vorrei esprimervi a nome mio e di tutto il Governo – ha detto Meloni in apertura del suo intervento al tavolo di confronto tra il governo e le organizzazioni sindacali e le rappresentanze del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico – l’apprezzamento e ringraziamento per il lavoro che svolgete ogni giorno”.

Lo ha detto il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, incontrando i rappresentanti a Palazzo Chigi.

“Non è una formula di rito ringraziare chi quotidianamente presta il suo servizio, in Italia e all’estero, per difendere la nostra sicurezza e la nostra libertà, per mettere in salvo chi si trova in situazioni di pericolo, per soccorrere i più fragili – ha aggiunto Meloni -. È qualcosa di molto di più. È qualcosa che tocca il nostro stare insieme, il nostro essere comunità.
Perché senza sicurezza non c’è libertà, non c’è protezione sociale, non c’è crescita economica”.

Per il Governo hanno preso parte all’incontro i Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, dell’Interno, Matteo Piantedosi, della Giustizia, Carlo Nordio, della Difesa, Guido Crosetto, dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo e i sottosegretari, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. 

Per la Polizia di Stato: SIAP; SIULP; SAP; SILP CGIL; Federazione COISP-MOSAP; FSP Polizia di Stato ES-LS ; ANFP-SIAP; Federazione SILP CGIL-UIL POLIZIA. Per la Polizia Penitenziaria: SAPPE; SINAPPE; OSAPP; UILPA PP; USPP; CISL-FNS; CGIL-FP PP; A.N.F.P.P.-DIRPOLPEN. Per i Vigili del Fuoco CONAPO; FNS CISL; UIL PA-VVF; FP CGIL-VVF; CONFSAL-VVF; FEDERDISTAT VV.F. E F.C.; A.P. VVF; SI.N.DIR- VVF. Inoltre, saranno presenti gli esponenti di tutte le sezioni del Consiglio Centrale di Rappresentanza (COCER).

 

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Redazione
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La Redazione de La Voce del Patriota

3 Commenti

  1. Buongiorno a tutti, sono molto soddisfatto del decreto sicurezza, ci voleva un segnale ridare un po’ di autorevolezza e dignità alle forze dell’ordine, e perlomeno cercare di scoraggiare oramai alcuni atteggiamenti di chi da per scontato che può fare tutto tanto non pagherà nessuna conseguenza. In tutti i Paesi europei già sono in vigore norme del genere. Unica cosa che non ho capito, riguardo la riforma della Polizia Locale, il perché non si è portato nel decreto la prima stesura fatta dallo stesso ministro Piantedosi (proposta di legge 619) dove seppur sempre con competenze locali, dava in toto gli stessi strumenti e lo stesso status giuridico di Polizia di quelle statali. Un contratto pubblico (come tutte le polizie locali in Europa) permetterebbe un impiego più efficace riguardo alla sicurezza urbana e microcriminalità e non solo utilizzate dalla maggioranza di sindaci esclusivamente o quasi per il codice della strada.

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