Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, oggi pomeriggio, presenzierà al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in programma a Caivano. L’appuntamento è alle 15 nella sede del Comune. A darne notizia alla stampa è stato il prefetto di Napoli, Michele di Bari.
Piantedosi arriva a Caivano il giorno dopo la visita del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano che proprio nella cittadina dell’area metropolitana a nord di Napoli ha ribadito la volontà del governo Meloni di esportare il modello Caivano in tutte le periferie d’Italia con una bozza d’interventi che verrà illustrata nel consiglio dei Ministri di lunedì prossimo.
“È un esperimento”, ha detto Mantovano, “che riteniamo così positivamente, in corso di svolgimento, da poterlo trasferire in altre aree degradate. Lunedì è in programma il Consiglio dei Ministri ed è in programma di portare all’attenzione dei ministri una bozza di decreto che in questo momento è in fase di lavorazione, un decreto legge, che rafforzerà l’ufficio del Commissario e lo trasformerà da Commissario straordinario per l’area di Caivano a Commissario straordinario per aree degradate o aree di disagio sul territorio nazionale”, ha aggiunto Mantovano.
“È un progetto fortemente voluto e perseguito dalla presidente Meloni, condiviso già da adesso con molti ministri, e che prevede la gran parte degli interventi nel sud d’Italia, perché contiamo di utilizzare i fondi Coesione che come sapete per l’80% sono destinati al sud e per 20% alle altre regioni italiane”.
“Ci sarà però qualche cosa sia per il centro che per il nord e che farà tesoro della esperienza di Caivano, non per trasferirla tale e quale perché ogni territorio ha le sue specificità, ma per replicare il modulo operativo che consiste nell’individuare quali sono le principali debolezze di quell’area e quindi di intervenire in senso esattamente contrario e quindi di ridare speranza e forza a quei territori”, ha concluso Mantovano.
Lo stesso sottosegretario del governo Meloni si è poi soffermato sul progetto videosorveglianza: ”A Caivano, e’ un passo ulteriore nel ripristino della sicurezza”, ha affermato Alfredo Mantovano, arrivato in tarda mattinata a Caivano per una visita al Polo Millegiorni di Save The Children e per inaugurare il nuovo sistema di videosorveglianza urbana integrata del comando di Polizia locale, accompagnato dal commissario straordinario per la riqualificazione di Caivano, Fabio Ciciliano; dal prefetto di Napoli, Michele di Bari e dalla commissione straordinaria del comune, coordinata dal prefetto Filippo Dispenza.
“Qui non ci sono disastri naturali ma disastri umani. E tra i disastri umani c’è anche quello dell’abbandono avvenuto per decenni, del territorio medesimo. Rispetto a questo, il sistema di videosorveglianza non e’ la bacchetta magica – ha spiegato – come nessuno degli interventi svolti finora ha queste caratteristiche, ma concorre a controllare meglio da parte delle forze di polizia, sia quella municipale, sia quelle di rilievo nazionale. L’intervento su Caivano non è stato un intervento spot” ha sottolineato ancora Mantovano, e “si viaggia in parallelo sull’offerta di opportunità alla popolazione, a cominciare dalla popolazione più giovane con varie iniziative, sia in termini di rispetto della legge nei confronti di chi finora l’ha negata, pretendendo di imporre il proprio dominio alternativo, e sia nei confronti di malintenzionati che adesso sanno che possono essere osservati in ogni loro attività ipoteticamente criminosa”.
Al momento la rete di videosorveglianza e’ parzialmente attiva e coprirà il 97% del territorio del comune di Caivano, con telecamere di vario tipo di ultima generazione, che permettono riprese di contesto, a 360 gradi, e la registrazione delle targhe con relativa analisi dei dati del veicolo. Il progetto si sta realizzando con fondi che erano nella disponibilità del comune, pari a 1,6 milioni, e prevede complessivamente l’installazione di oltre 200 telecamere.
Infine, Mantovano si è soffermato sui recenti sgomberi a Caivano. “Dopo gli sgomberi di 36 nuclei familiari nel parco Verde , restano 204 casi al vaglio delle autorità competenti che dovranno decidere se si tratta di situazioni sanabili. Chi è stato estromesso rispondeva a parametri incompatibili con la presenza e la permanenza di occupazione di quegli appartamenti. Si tratta di un percorso assolutamente positivo. È un percorso di regolarizzazione che e’ stato reso possibile, come ben sapete, da una delibera della giunta regionale che risale a metà di novembre. Tutti coloro che finora hanno avuto le loro famiglie all’interno di questi appartamenti – ha spiegato – hanno presentato domande di regolarizzazione. Ovviamente queste saranno esaminate dagli organi competenti e mano mano che questo esame di tipo amministrativo avverrà, comincerà poi la ristrutturazione dei vari appartamenti, in modo da offrire condizioni certamente più decorose, più adeguate alle famiglie. In modo da evitare il degrado che è visibile agli occhi di tutti”.
Intanto, tutti i 204 nuclei familiari a cui è stata contestata l’occupazione abusiva di alloggi hanno presentato istanza di regolarizzazione, e si procede in un contesto sereno. Lo ha ribadito anche il prefetto di Napoli, Michele di Bari. Il parco Verde è composto da 750 appartamenti, di cui sono risultati occupati irregolarmente 240. Di questi 36 sono stati sgomberati a fine novembre e per gli altri si valuta la possibilità di una sanatoria della posizione delle singole famiglie. “Tutti i nuclei familiari all’indomani dello sgombero dei 36 ( per cui la situazione non era sanabile) hanno presentato al Comune di Caivano una domanda di disponibilità – ha risposto ai giornalisti il Prefetto – e c’è la possibilità di un percorso che sta andando avanti, accompagnato, e quindi c’è serenità in quel contesto.”