Sondaggi, Fratelli d’Italia al 30,3%: centrodestra più forte del campo larghissimo

I sondaggi premiano ancora Fratelli d’Italia e lo fanno in modo clamoroso. Non importa infatti quali e quante zizzanie la sinistra tenti di costruire per screditare Giorgia Meloni: la leader, primo Presidente del Consiglio donna della storia italiana, dà ancora la più plastica dimostrazione che il lavoro e la serietà ripagano. Fratelli d’Italia è ancora stabilmente e senza rivali alla soglia del 30% dei consensi.

Agosto di tesi assurde e smentite

Ieri La7 ha pubblicato il sondaggio Swg, il primo dopo la pausa estiva di agosto. Un agosto caldo e intenso anche e soprattutto per politici e giornalisti: in mancanza, evidentemente, di meglio da scrivere, anche i più importanti quotidiani dell’area progressista hanno proiettato la loro attenzione sulle vacanze della premier, che di politico non avevano proprio nulla. Allarmi sulla sua fuga all’estero, possibili nomine di primi ministri ad interim in sua sostituzione, conteggi in diretta Tv dall’ultimo suo avvistamento: l’ossessione per la Meloni si è spinta a tanto, trasformando interi quotidiani in riviste di gossip. “Richiamate tutte le unità” disse la Meloni al suo rientro a Palazzo Chigi distruggendo le tesi della sinistra e annunciando di lavorare “con ancora maggiore determinazione”. A quanto pare è stata una strategia fallace, quella della sinistra: più che le vacanze della premier, agli italiani interessa risolvere i veri grandi problemi della Nazione, a cui il governo sta badando. Gli ultimi risultati arrivati (e riconfermati) sono quelli sullo stato dell’occupazione in Italia e in generale in merito alla politica economia del governo, che già è stata rinominata Melonomics: “L’Italia – ha scritto la premier ieri sui social – sta crescendo più di altre Nazioni europee, nonostante il rallentamento dell’economia mondiale e la delicata situazione internazionale. I dati macroeconomici – dal Pil all’occupazione, dall’export agli investimenti – sono positivi e rappresentano un segnale di grande fiducia. Proprio in questi giorni arriva il dato Istat del tasso di disoccupazione più basso dal 2008: 6,5%”.

Autorevolezza e buon senso

“Le scelte serie che abbiamo fatto – ha detto la premier – insieme alla centralità e all’autorevolezza dimostrata a livello internazionale, stanno contribuendo al buon andamento della nostra economia. Adesso è fondamentale rafforzare e consolidare il quadro economico con le scelte che faremo nella prossima manovra economica, ispirata al buon senso e alla serietà”. Manovra finanziaria che già ha iniziato a fare discutere perché, prima ancora che questa venga scritta e pensata dall’esecutivo, i giornali di sinistra si sono divertiti a inventare, di sana pianta, il presunto taglio all’assegno universale, che in realtà l’Europa vorrebbe vedere fallire prevedendo un suo allargamento anche agli immigrati. Tesi assurda, considerando soprattutto che è stato proprio il Governo Meloni a predisporre, nelle leggi di bilancio precedenti, un loro aumento. I cittadini, che vivono la vita di tutti i giorni, sanno bene qual è la verità, certe strategie manipolative non funzionano. Hanno forse un effetto controproducente, da quanto si evince dai sondaggi: Fratelli d’Italia è il partito che è cresciuto di più ad agosto, con un +0,5% che fa schizzare la prima forza politica italiana a quota 30,3%. Anche gli altri partiti del centrodestra crescono: +0,2% per la Lega, +0,1% per Forza Italia. Male invece il Pd, che cala di 0,4 punti percentuali. Il distacco con FdI è impressionante, di 8 punti percentuali. Dati alla mano, un ipotetico e – i fatti dimostrano – impossibile campo larghissimo non riuscirebbe a battere l’unione dei tre partiti di maggioranza. Un fatto che dimostra quanto la nuova Italia, nata il 22 ottobre 2022, sia fiduciosa della sua leadership: “La stagione dei soldi gettati dalla finestra e dei bonus – ha scritto ancora la Meloni – è finita e non tornerà fin quando ci saremo noi al governo. Tutte le risorse disponibili devono continuare a essere concentrate nel sostegno alle imprese che assumono e che creano posti di lavoro e per rafforzare il potere di acquisto delle famiglie e dei lavoratori”. Queste sono le risposte, i fatti, che chiedono gli italiani.

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