Il presidente della Regione, Vito Bardi, ha annunciato di aver chiesto un incontro privato con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “per discutere la possibilità di un investimento significativo in Basilicata, simile a quello che avvenne con l’arrivo della Fiat, a Melfi, nel 1993”.
Lo ha reso noto l’ufficio stampa della Giunta lucana a margine di un incontro sul settore automotive, oggi a Potenza, nella sede di Confindustria Basilicata, coordinato dal presidente degli industriali lucani, Francesco Somma.
“Quell’investimento – ha sottolineato il governatore, riferendosi a 32 anni fa – fu un punto di svolta per la nostra economia e credo fermamente che si possa replicare con successo attraverso nuove iniziative. È fondamentale individuare alternative imprenditoriali che siano valide sia dal punto di vista competitivo che occupazionale. Dobbiamo puntare su settori innovativi e sostenibili, come l’aerospazio che già pone la Basilicata tra le regioni più dinamiche. Il nostro territorio ha tutte le potenzialità per attrarre investimenti importanti e per diventare un polo di eccellenza in nuovi ambiti produttivi”.
Secondo il presidente della Regione Basilicata, “la crisi che sta attraversando il settore automotive ci impone di riflettere seriamente sul nostro futuro produttivo. È evidente che dobbiamo esplorare nuove strade e diversificare le nostre attività economiche”. Nella nota è messo in evidenza che “è in gioco il futuro occupazionale e produttivo della Basilicata.
Partendo dal caso Stellantis, con i segnali positivi legati alla produzione di nuovi modelli di auto già a partire da quest’anno – il cui impatto, ovviamente, sarà influenzato dalla risposta del mercato – nella sede di Confindustria Basilicata si è parlato di automotive e, in generale, di sviluppo imprenditoriale. Le aziende chiedono sostegno, sincronia tra i tempi della pubblica amministrazione e dell’imprenditoria, meno burocrazia e incentivi mirati. Dalla Regione Basilicata arriva una risposta concreta alla richiesta del mondo produttivo lucano: sono pronti 24 bandi per finanziamenti pari a 285 milioni di euro nei primi sei mesi del 2025