Soumahoro come Salis, la sinistra del “tutti liberi’’ che si batte per la chiusura delle carceri

Per la sinistra sono tutti eroi da salvare, poco importa se siano criminali o meno. Un vero e proprio vizio a sinistra, quello di far diventare il peggior terrorista, improvvisamente un santo da idolatrare e perché no, se capita l’occasione trasformarlo in un simbolo politico di sinistra, candidandolo anche da qualche parte. Prima la Salis, adesso anche Soumahoro, la lotta per svuotare le carceri italiane è il raccapricciante cavallo di battaglia di sinistra allergica alla legge. Solo un giorno fa l’europarlamentare Ilaria Salis si stracciava le vesti per difendere Luigi Spera, recluso nel carcere  San Michele Arcangelo si Alessandria, con l’accusa di terrorismo per aver lanciato delle bottiglie molotov contro la sede di Leonardo a Palermo. Episodio che risale al 26 novembre 2022, quando un gruppo di “attivisti’’ aveva danneggiato i locali dell’azienda e provocato un incendio. Il reato che gli viene contestato – secondo la Salis, neanche a dirlo è chiaramente “sproporzionato’’. “È evidente che l’intento sia quello di punire Luigi per il suo impegno politico. Luigi libero, tutti liberi!” ha scritto su X, prendendo le difese del beniamino. Per lo stesso chiede di far “convergere le energie per liberarlo’’, d’altronde per lei ha funzionato.

Chissà che “il compagno di Palermo’’, chiamato così dalla Salis, non sia il prossimo volto che ci ritroveremo in Parlamento ad occupare un posto tra i banchi a sinistra… 

L’eurodeputata che aveva visitato il carcere di Alessandria, si è poi scagliata sulla struttura, criticando le pessime condizioni: “Una situazione raccapricciante – ha scritto sul suo profilo Instagram -. “C’è immondizia nei corridoi e nelle docce. Oltre a constatare il pessimo stato delle varie sezioni e la carenza di personale sociosanitario, ho avuto modo di ascoltare le testimonianze di molti detenuti. Siamo oltre la capienza, c’è difficoltà ad accedere alle cure mediche e c’è grave sotto organico del personale educativo’’.

Come un déjà vu la storia si ripete, questa volta a volere la chiusura delle carceri è Soumahoro, il deputato di sinistra diventato famoso per la moglie e suocera che vivevano nel lusso, a discapito dei poveri migranti che avrebbero invece dovuto difendere. Il parlamentare avrebbe effettuato un’ispezione al Cesare Beccaria di Milano, sulle orme della Salis e avrebbe trovato tracce di sangue su materassi e pareti, ragazzi con tagli di autolesionismo sulle braccia in segno di protesta. “Un detenuto – riferisce l’ex sindacalista – aveva digerito addirittura un pezzo di vetro. Una situazione di anomia e disumanizzazione’’. Aboubakar si scaglia così contro il carcere Cesare Beccaria di Milano: ‘’Va chiuso – scrive in una nota – perché non è un luogo umano di detenzione’’. E poi l’attacco immancabile al governo Meloni: ‘’Ha deciso in modo politicamente miope ed ideologico di affrontare il tema’’. Un tema importante quello delle condizioni degradanti delle strutture penitenziarie, che comunque non sono strutture di villeggiatura…

L’opposizione continua a dire che è colpa del governo Meloni ma negli ultimi 11 anni dove erano?

Veronica Passaretti
Veronica Passaretti
Sono nata il 1/01/2000, esattamente la prima nata del millennio. Da sempre innamorata della politica, tanto da iniziare la militanza in Gioventù Nazionale a 15 anni. Irrimediabilmente affascinata dai valori che il Tricolore rappresenta. ‘’Usque ad finem’’ non è solo il mio motto, ma uno stile di vita. Amante del vino rosso, simbolo di passione, cultura, storia e tradizioni italiane. Istinto, tenacia e una buona dose di testardaggine a completarmi.

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