Il governo Meloni ha rimesso al centro lo Spazio, fondamentale per lo sviluppo economico, la sicurezza nazionale e l’innovazione tecnologica, un settore per troppo tempo dimenticato. Il Ddl Spazio, approvato la scorsa settimana alla Camera ne è un esempio: la legge colma un vuoto normativo, per la prima volta l’Italia si dota di un quadro legislativo di riferimento per il settore spaziale e si posiziona tra i leader globali, anticipando le iniziative dell’Unione Europea in materia di regolamentazione. “L’Italia indica all’Europa la rotta per lo Spazio – ha detto il ministro Urso -. Siamo il primo Paese a dotarsi di una legge sulla space economy, che rafforza la nostra sovranità tecnologica e proietta il nostro sistema industriale nel futuro. Un modello che ispirerà la normativa europea e consoliderà la nostra leadership”. I privati potranno avere accesso al mercato spaziale in base a specifiche regole. Le imprese private potranno gestire una rete di satelliti per garantire la comunicazione degli apparati dello Stato in caso di emergenza e di assenza di altri mezzi di comunicazione. Sarà l’Asi (agenzia spaziale italiana) ad accertare che i requisiti richiesti vengano soddisfatti dai privati, successivamente invierà la richiesta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e al Comitato Interministeriale sullo Spazio che daranno l’eventuale via libera alle aziende in questione. Per ottenere l’autorizzazione, le imprese aerospaziali dovranno anche versare un contributo allo Stato, il cui importo dovrà essere stabilito con uno o più decreti della Presidenza del Consiglio dei ministri. La legge garantirà un primato italiano in Europa e porterà introiti nelle casse dello Stato. Il provvedimento istituisce anche un Fondo pluriennale per la space economy, con 35 milioni di euro stanziati per il 2025 dal Mimit, per promuovere il settore e far crescere il mercato delle tecnologie spaziali e delle infrastrutture.
Il governo, inoltre, ha affidato all’Asi lo studio per la realizzazione di una costellazione satellitare nazionale in orbita bassa capace di rispondere alle esigenze operative e di sicurezza del nostro Paese. Gli indirizzi del governo, cui ha lavorato il Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale (COMINT), si concentrano su quattro assi principali: l’ampliamento della conoscenza e dei benefici per la società, la crescita e la competitività dell’ecosistema industriale nazionale, la definizione di un contesto regolatorio efficace, l’individuazione di aree prioritarie per lo sviluppo di collaborazioni internazionali. Il documento traccia la rotta per il futuro dell’Italia in un settore strategico per l’esplorazione scientifica, la sicurezza nazionale, la crescita economica e il progresso tecnologico.
I successi del Governo Meloni
Oltre alla visione strategica e teorica c’è poi il lavoro sul campo fatto negli ultimi due anni, con missioni di successo in orbita costituite attraverso partenariati e collaborazioni internazionali. L’Italia è una delle poche Nazioni al mondo ad avere accesso autonomo allo Spazio, grazie al vettore Vega-C che ha portato in orbita il satellite Sentinel1 C. Protagonismo testimoniato anche dal lancio del primo satellite della costellazione nazionale Iride impegnata nell’osservazione della Terra, con applicazioni nel monitoraggio ambientale e nella gestione delle emergenze. La partecipazione al programma Iris2 con cui l’Italia contribuisce allo sviluppo di una costellazione satellitare europea per fornire connessione a Internet via satellite, integrandosi con le reti terrestri 5G e offrendo servizi sia governativi che commerciali. Recentemente il ricevitore italiano LuGre ha raggiunto la Luna, un successo raggiunto grazie alla sinergia tra Asi, Qascom e Politecnico di Torino. Senza dimenticare gli ingenti investimenti economici compiuti dall’esecutivo a guida Meloni: oltre 7 miliardi per la space economy (comparto che vede attive più di 400 imprese), il Pnrr prevede 2,3 miliardi di euro per attività spaziali e nel novembre 2022 è stato disposto un contributo di 3 miliardi in cinque anni all’Agenzia Spaziale Europea. Il governo di centrodestra ha garantito investimenti e visione che stanno portando e porteranno al nostro Paese prestigio internazionale e un settore all’avanguardia, facendo tornare l’Italia protagonista.