“È un corteo che chiede risposte concrete: Stellantis ha il dovere di parlare chiaro, di non tenere un’intera città e un territorio, a cui è strettamente legata, nel limbo delle false promesse e di strategie di rilancio non meglio definite. Quello tra Torino e Stellantis è un sodalizio storico, concreto e premiante, ma per continuare bisogna essere in due. Come governo abbiamo l’obiettivo di tornare a 1 milione di auto prodotte in Italia: questo obiettivo possiamo conseguirlo con Stellantis, certo, ma nulla impone che vi sia un solo interlocutore. Il tema è troppo delicato e il superamento del monopolio produttivo, un unicum europeo, è e deve rimanere un’opzione aperta”.
Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia. “Oggi in piazza – continua Roberto Ravello, dirigente regionale di Fratelli d’Italia – ci sono forze politiche che piangono lacrime di coccodrillo: sembrano lontani, ma non lo sono affatto, i tempi in cui la sinistra gongolava per la fusione tra Stellantis e PSA: con che faccia ora sono qui, compresa la Pentenero, mai pervenuta con le sue deleghe a Lavoro e Attività Produttive, a chiedere investimenti e a stracciarsi le vesti per la fusione a trazione francese? Dov’erano quando la fusione, che doveva essere un matrimonio alla pari, assunse nitidamente i contorni di una fagocitante acquisizione industriale? Alcune presenze, purtroppo, sanno più di opportunismo politico che di adesione convinta ad una legittima istanza di futuro”.